Accogliamo il dono dello Spirito e custodiamolo!

Dopo aver meditato sulla presenza del Risorto nella Chiesa, con la solennità di Pentecoste siamo invitati a riflettere sulla realtà della comunità cristiana e della Chiesa, frutti della risurrezione e del dono dello Spirito.
"Non vi è una riunione di preghiera, una liturgia della Parola in cui lo Spirito non agisca per permettere di pregare e di dialogare col Signore reso presente in mezzo a noi mediante la forza dello Spirito che dà vita alla parola proclamata" (A. Nocent) 

Riportiamo di seguito la sequenza allo Spirito Santo che si recita il giorno di Pentecoste
 


Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa. 

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina. 

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò ch'è sviato. 

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni. 

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Vieni nei nostri cuori

Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo; sentiamo il peso delle nostre  debolezze, ma siamo tutti riuniti del tuo nome; vieni a noi, assistici, vieni nei nostri cuori; insegnaci tu ciò che dobbiamo fare, mostraci tu il cammino da seguire, compi tu stesso quanto da noi richiesto. Sii tu solo a suggerire e a guidare le nostre decisioni, perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo, hai un nome santo e glorioso; non permettere che sia lesa da noi la giustizia, tu che ami l’ordine e la pace; non ci faccia sviare l’ignoranza; non ci renda parziali l’umana simpatia, non ci influenzino cariche e persone; tienici stretti a te e in nulla ci distogliamo dalla verità; fa’ che riuniti nel tuo santo nome, sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme, così da fare tutto in armonia con te, nell’attesa che per il fedele compimento del dovere ci siano dati in futuro i premi eterni. Amen.

Oggi ricordiamo la B. Anna di S. Bartolomeo


Il 6 maggio 1917, in piena guerra mondiale ebbe termine il processo di beatificazione e papa Benedetto XVI proclamò beata Suor Anna di San Bartolomeo, infermiera e confidente di Teresa di Gesù.  Nel breve espresse la propria soddisfazione di aver elevato agli altari la compagna degli utlimi anni di vita della santa di Avila, che aveva visto nella giovane conversa tracce di santità. Teresa infatti aveva detto: Ana, Ana, tú eres la santa, yo tengo la fama.
 Oggi, giorno della sua memoria liturgica, si è svolto un incontro/conferenza a MAddaloni, guidato da p. Arturo Beltràn
Per leggere il contributo di p. Arturo  clicca qui  
Da una preghiera 
della beata Mariam di Gesù Crocifisso

Signore, dateci lo spirito di preghiera, affinchè possiamo conquistare le anime, le quali vi serviranno come la terra vi serve nel deserto. Signore, noi siamo piante nude, rivestiteci con il vostro amore. Fateci produrre fiori e frutti per la Chiesa"

Il Signore svelerà la sua luce a chi vorrà

Ho visto talmente tante cose relative allo Spirito Santo che potrei scriverne dei volumi. Ma non sarei capace di ripetere tutto ciò che mi fu mostrato. E poi io sono un'ignorante che non sa né leggere né scrivere. Il Signore svelerà la sua luce a chi vorrà. 
B. Mariam di Gesù Crocifisso

La vera devozione allo Spirito Santo



Mi parve di vedere Nostro Signore, in piedi, appoggiato ad un albero. Intorno a lui c'era frumento e uva, maturati dalla luce che da lui emanava. Allora udii una voce che mi disse: «Le persone nel mondo e nelle comunità religiose cercano nuove forme di devozione e trascurano la vera devozione del Consolatore. Qui risiede il motivo per cui non c'è pace e non c'è luce. Non ci si preoccupa di conoscere la vera luce, là bisogna cercarla; la luce svela la verità. Anche nei seminari è trascurata. La gelosia nelle comunità religiose è il motivo dell'oscurità del mondo. Ma chiunque - sia nel mondo, sia nel chiostro - pratica la devozione dello Spirito e lo invoca, non morirà nell'errore.
Ogni prete, che predicherà la devozione dello Spirito Santo, mentre ne farà l'annunzio, riceverà luce. Soprattutto nell'intera Chiesa, deve stabilirsi l'uso che ogni prete, una volta al mese, celebri la Messa dello Spirito Santo. E tutti quelli che vi prenderanno parte riceveranno una grazia e una luce particolarissima.
Mi è stato detto ancora che verrà un giorno in cui Satana scimmiotterà, con persone del mondo, con sacerdoti e religiosi, la forma di Nostro Signore e le sue parole. Ma chi invocherà lo Spirito Santo scoprirà l'errore.
(Mariam di Gesù Crocifisso)

La colomba di fuoco



Dal diario della b. Mariam di Gesù Crocifisso:
Il Signore mi ha mostrato tutto. Ho visto la colomba di fuoco. Rivolgiti alla colomba di fuoco, allo Spirito Santo, alla sorgente di ogni bene.
La pace è il mio retaggio. La croce e la pace sono la mia parte. Ma la croce e lo scoraggiamento sono la parte del demonio e di colui che gli dà retta.
Ai bimbi si dà il latte, il fresco e dolce latte dell'amore. Io ho visto il mio Dio. Io sono vicina alla morte, poiché ho visto il mio Dio. Ho visto l'oggetto del mio ardente desiderio, del mio amore, della mia vita.

Spirito Santo: mi abbandono completamente a te



Da una preghiera della B. Mariam di Gesù Crocifisso:
 Spirito Santo, illuminami! Che cosa devo fare, e come devo comportarmi per trovare Gesù? I discepoli erano molto ignoranti; vivevano con Gesù, e non lo intendevano.
Anch'io vivo con Gesù, e non intendo Gesù. Anch'io vivo nella stessa casa di Gesù, e non lo comprendo. La più piccola difficoltà mi turba e mi sconcerta. Sono troppo sensibile. Mi manca la generosità per fare sacrifici per Gesù.
Spirito Santo, quando tu donasti ai discepoli un raggio della tua luce, essi furono trasformati; non si ritrovarono più quelli di prima. Attinsero nuove forze; divenne facile per loro offrire sacrifici; conobbero Gesù meglio di quando Egli dimorava con loro.
Sorgente di pace e di luce, vieni e illuminami. Ho fame, vieni e nutrimi; ho sete, vieni e dissetami; sono povera, vieni e arricchiscimi; sono ignorante, vieni e istruiscimi.
Spirito Santo, io mi abbandono completamente a te.

La "piccola araba" protettrice delle donne nel mondo

"Centinaia di militanti del partito del primo ministro Narendra Modi, sono scesi in piazza, a Lucknow davanti alla sede del governatore dell’Uttar Pradesh, per dimostrare il proprio sdegno dopo lo stupro e l’impiccagione di due cuginette il 27 maggio scorso: i manifestanti hanno cercato di forzare le barriere poste dalla polizia che ha risposto con l’uso dei cannoni ad acqua e sfollagente" (2 giugno).

"Nassib Karnafa, giovane giornalista televisiva libica, rapita giovedì pomeriggio nella regione di Sabah, 600 chilometri a sud di Tripoli,  è stata ritrovata con la gola tagliata: sanguinaria consuetudine degli assassini qaedisti che suona anche come messaggio sinistramente simbolico per chi è giornalista e donna" (30 maggio)

 Due notizie, attualissime, perché la nostra preghiera ed il nostro impegno come laici teresiani siano sempre ancorati al nostro tempo.
Proponiamo, non soltanto a chi è carmelitano come noi, la storia di Mariam Baouardy una carmelitana scalza, oggi beata, conosciuta come la piccola araba che nella sua adolescenza ha vissuto violenze simili. Potremmo rivolgerci a lei come patrona di tutte quelle situazioni in cui la donna è vittima di violenza e soprusi di ogni genere.

Mariam compiuti tredici anni, dopo aver fatto la prima Comunione, fu informata dai familiari che di lì a poco avrebbe sposato un uomo del Cairo. Tutto avveniva
secondo la tradizione oriental: le fu dato un anello, fu vestita con ricchi abiti e le fu detto che dopo otto giorni sarebbe stata moglie.Intimamente convinta di consacrarsi a Dio, la piccola con grande coraggio tagliò i suoi capelli, mostrò le ciocche ai familiari e disse che mai avrebbe sposato quell'uomo. Lo zio che l'aveva accudita dopo la morte dei suoi genitori andò su tutte le furie di fronte a quel gesto di ribellione. La picchiò e la relegò in cucina. Tra i servi dello zio c'era un turco che era in partenza per Nazareth, città in cui era rimasto un fratello di Mariam. La giovane allora provò a convincere il servo turco a portarla con sè. L'uomo approfittò per chiederla in sposa e per costringerla a convertirsi alla fede musulmana. Al coraggioso diniego di Miriam,  con un calcio la fece cadere all'indietro e, approfittando del fatto che fosse svenuta, prese una scimitarra e le tagliò la gola. Era l'8 settembre 1859. Credutala morta, l'uomo l'avvolse in un lenzuolo e l'abbandonò per strada. Il suo risveglio e la sua guarigione sono frutto di un miracolo che la giovane attribuì alla Vergine (nel monastero di Betlemme è conservato il collo con i segni della cicatrice larga un cm e lunga 10 cm).
Seguirono alcuni anni durante i quali lavorò come domestica ad Alessandria, Gerusalemme, Beirut e Marsiglia.Fu accusata di aver rubato in casa di una signora presso cui aveva abitato e fu imprigionata per qualche tempo fino al giorno in cui la vera responsabile del furto fu arrestata.
Nel giugno 1867 entrò nel Carmelo di Pau, con il nome di Suor Maria di Gesù Crocifisso.
Dopo tre anni, con un piccolo gruppo di suore fu inviata a fondare il primo monastero di carmelitane in India, a Mangalore. Il viaggio si trasforma in un’avventura e tre suore muoiono prima di arrivare alla meta. Con l'invio di altre suore, alla fine del 1870, la vita claustrale ebbe inizio. Qui nacquero  incomprensioni all'interno della comunità e suor Mariam torna a Pau. Le sarà dato un nuovo incarico: la fondazione del primo Carmelo in Terra Santa, a Betlemme.Autorizzate da il 20 agosto 1875 un piccolo gruppo di carmelitane s’imbarcò per la nuova avventura. Mariam era l’unica a parla
re
l’arabo e fu impegnata nella sorveglianza dei lavori, “immersa nella sabbia e nella calce”. 
Mentre portava da bere agli operai, cadde da una scalae si ruppe un braccio. La cancrena si sviluppò  rapidamente e nel giro di pochi giorni Mariam morì: era il 26 agosto 1878, aveva 32 anni. È stata beatificata il 13 novembre 1983 dal papa Giovanni Paolo II.

B. Mariam: Lo Spirito non mi rifiuta nulla


Da un racconto della B. Mariam di Gesù Crocifisso ocd

Oggi - 14 novembre 1871 - ero molto abbattuta; non sentivo affatto la vicinanza di Dio. Il mio cuore sembrava di pietra. Non potevo pensare a Dio. Allora invocai lo Spirito Santo e gli dissi:
È la tua missione il fare conoscere Gesù. Gli apostoli vissero a lungo con Gesù senza averlo proprio compreso. Ma quando tu scendesti in loro, lo compresero. Tu puoi darne l'intelligenza anche a me. Vieni, mio consolatore; vieni mia gioia, mia pace, mia forza e mia luce. Vieni, illuminami, perché trovi la fonte a cui possa estinguersi la mia sete. Una tua goccia mi basterebbe per mostrarmi Gesù, così come Egli è. Gesù ha detto che andrai dagli ignoranti; io sono la più ignorante di tutti. Non chiedo a te altro sapere che quello di trovate Gesù. Non ti chiedo altra conoscenza che la saggezza di conservare Gesù».
E sperimentai un po' di fuoco e di luce nel mio cuore. Lo Spirito Santo non mi rifiuta mai nulla.