Gesù sta per arrivare, prepariamogli una culla nel nostro cuore! BUON NATALE !!!!!
E come si vive il Natale nella terra della Sacra Famiglia? Qui siamo sul Monte Carmelo, ad Haifa
Con solo dare uno sguardo alle grandi opere di San Giovanni della Croce scopriamo che lui è animato da un solo desiderio: farci da guida all’incontro con Dio.Nel Cantico Spirituale, San Giovanni ci presenta la via della purificazione dell’anima, cioè il possesso graduale e gioioso di Dio, fino al momento in cui l’anima arriva a sentire che ama Dio con lo stesso amore con cui è amato.Nella Viva Fiamma dell’Amore descrivendo in modo più dettagliato lo stato dell’unione trasformante con Dio. Qui importa molto l’immagine del fuoco. Più brucia il fuoco, e più consuma il legno, più diventa incandescente fino a diventare fiamma. Così lo Spirito Santo fa con noi, che durante la notte oscura purifica l’anima, allo stesso tempo che la illumina e riscalda come se fosse una fiamma.La Salita del Monte Carmelo invece ci presenta il viaggio spirituale dal punto di vista della progressiva purificazione dell’anima, necessaria per scalare la vetta della perfezione cristiana, simboleggiata dalla cima del Monte Carmelo. Il percorso intrapreso dall’uomo, con la collaborazione dell’azione divina, permette all’uomo di liberarsi di tutto legame, di tutto affetto contrario alla volontà di Dio.E per ultimo, nella Notte oscura il Santo descrive l’aspetto «passivo», nella progressiva trasformazione e purificazione dell’anima. Lo sforzo umano, infatti, non è in grado da solo di raggiungere le profonde radici delle inclinazioni e delle cattive abitudini della persona: può solo rallentarle, ma non sradicarle completamente. Per questo, è necessaria l’azione speciale di Dio, che purifica lo spirito radicalmente e lo dispone all’unione di amore con Lui.Possano queste indicazioni delle principali opere del Santo aiutarci a camminare in questo tempo dell’Avento, con un passo leggero all’incontro con Dio. Il lungo e faticoso processo di purificazione richiede certamente uno sforzo personale, ma il vero protagonista è Dio. Il più che può fare l’uomo è rimanere «disponibile» (Marana tha!) essere aperto all’azione divina e non opporre nessun ostacolo alla sua grazia.
Si dovrebbero poter piantare tre tende per abitare sempre con Gesù. La preghiera è questa dimora di Dio con gli uomini dove la liturgia non ha mai fine. E il grido che hai ascoltato a lungo non è più altro che un mormorio appena percettibile che si confonderà ben presto con il silenzio degli abissi facendo eco al silenzio abissale di Dio: il silenzio di lode e d'amore che secondo un antico monaco “è il linguaggio dell'eternità”.
"Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo" (Ap 21,2).
Come Cristo in prima persona scese dal cielo sulla terra, anche la Chiesa, sua sposa, ha la sua origine nel cielo; essa è nata dalla grazia di Dio, è discesa con lo stesso Figlio di Dio e gli è indissolubilmente unita. È costruita con pietre vive (1 Pt 2,5); e il fondamento (Ef 2,20) è stato posto quando il Verbo di Dio ha assunto la natura umana nel seno della Vergine. In quell'istante si è stabilito, tra l'anima del divino Bambino e l'anima verginale di sua madre, il legame della più intima unione, che chiamiamo unione nuziale.
Di nascosto al mondo intero, la Gerusalemme celeste era discesa sulla terra. Da questa prima unione nuziale dovevano nascere tutte le pietre che avrebbero costituito il potente edificio, tutte le anime che la grazia avrebbe svegliate alla vita. In questo modo la madre sposa doveva diventare la madre di tutti i riscattati.
Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] (1891-1942)