Lasciamoci conquistare da Dio!
La morte dell’uomo vecchio, con tutte le
sue passioni è la fase negativa di una realtà esaltante: la
trasformazione in veri figli di Dio, figli nel Figlio Gesù Cristo. Dio è
un
fuoco che consuma e trasforma in sé tutto ciò che tocca. Egli brucia
progressivamente le radici dell’uomo vecchio che noi saremmo incapaci di
estirpare con le nostre sole forze e, dopo, ci trasforma in Sé. Capita,
allora, qualcosa d’inaspettato: quand’eravamo ancora piuttosto lontani
da Dio, la presenza del Signore nella preghiera poteva anche
rappresentare un’esperienza di gran benessere, fisico e spirituale; quando,
invece, Dio si fa vicino e ci avvolge, alla sua Luce vediamo con gran
chiarezza tutte le tenebre che ancora abitano nel nostro cuore.
Una
cosa è, infatti, dormire placidamente accanto al fuoco, un’altra
finirci dentro: allora, sì, che ci rendiamo conto, con molta
concretezza, d’essere assai diversi da lui! Si tratta qui di un vero
purgatorio in cui l’uomo lotta con Dio per essere preso e trasformato da
Lui. La preghiera ci fa restare dentro questo fuoco con fiducia e
abbandono. Siamo simili al bambino che impara a nuotare: più si agita,
più va a fondo, mentre inizia a nuotare appena accetta di lasciarsi
portare dalla corrente. L’unico atteggiamento valido è, quindi, quello di firmare in bianco e di lasciarsi portare da Dio.
(dal Carmelo di Quart)