Teresa Benedetta sui passi di Teresa - 6
Essere
tutti di Dio, donarsi a Lui, al suo servizio, per amore, è questa la vocazione,
non solo di alcuni eletti, ma di ogni cristiano; o consacrato o non consacrato,
o uomo o donna…Ognuno è chiamato alla sequela di Cristo. E più ciascuno avanza
su questa via, più diventerà simile a Cristo, e poiché Cristo personifica
l’ideale della perfezione umana libera da ogni difetto e unilateralità, ricca
dei tratti caratteristici sia maschili che femminili, libera da ogni
limitazione terrena, i suoi seguaci fedeli vengono sempre più elevati al di
sopra dei confini della natura. Per questo vediamo in uomini santi una bontà e
una tenerezza femminile, una cura veramente materna per le anime loro affidate;
e in donne sante un’audacia, una prontezza e decisione veramente maschili.
Così
la sequela di Cristo porta a sviluppare in pieno l’originaria vocazione umana:
essere vera immagine di Dio; immagine del Signore
del creato, conservando, proteggendo e incrementando ogni creatura che si trova
nel proprio ambito; immagine del Padre,
generando ed educando – per paternità e maternità spirituale – figli per il regno di Dio. L’elevazione al di sopra
dei limiti della natura, che è l’opera più eccelsa della grazia, non può certo
venir raggiunta con una lotta individuale contro la natura o con la negazione
dei suoi confini, ma solo mediante l’umile soggezione al nuovo ordine donato da
Dio.
(Edith Stein, Vocazione
dell’uomo e della donna secondo l’ordine della natura e della grazia)