Marco descrive ora una giornata-tipo di Gesù che ormai da Nazaret si è trasferito a Cafarnao dove abitano Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. Di sabato va per la preghiera comunitaria alla sinagoga e qui libera un ossesso manifestando il suo potere divino e la liberazione della terra dal principe di questo mondo, per far posto alla signoria di Dio.
LEGGIAMO:
21Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 25E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». 26E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». 28La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Sono due gli aspetti che devono farci riflettere:
1) Tutti notano che il modo di porsi di Gesù quando insegna non ha arroganza, ma autorevolezza. Le sue parole non si nutrono di citazioni, ma interpellano, mettono in discussione. La sua parola ha le radici nel cuore. 2)Effetto di ciò è far venire alla luce le ipocrisie, il male. Ecco che proprio nella sinagoga un uomo, posseduto da uno spirito impuro (confuso fra le gente), esce allo scoperto, si sente scoperto e protesta contro Gesù.
3) l'evangelizza parla di "spirito impuro" sottolineando proprio che è Gesù a ridonare la purezza al cuore dell'uomo.
Gesù restituisce le persone a se stesse. Restituisce la coscienza e la libertà.