La via di Maria - 31

Ai piedi di Maria, mia amatissima madre, ho ritrovato la vita.
Tutti voi che soffrite, venite a Maria, poiché io ho ritrovato la vita.
Ai piedi di Maria è la vostra vita, la vostra salvezza.
Voi che operate in questo monastero, sappiate che Maria conta i vostri passi e il vostro lavoro. 
Dite a voi stesse: Ai piedi di Maria ho ritrovato la vita.
Voi che vivete in questo convento, liberatevi da tutto ciò che è terreno. 
Ai piedi di Maria vi toccherà salute e salvezza.

A voi che abitate questo chiostro Maria dice:
 «Figlia mia ti ho scelta fra milioni, 
per condurti nel mio santuario». 
Ai piedi di Maria troverete la vita.
Maria vi dice: «Ti ho condotto nel mio santuario 

dove non avrai più né fame né sete.
Io voglio nutrirti con la carne e con il sangue dell'unico Innocente». 

Ai piedi di Maria io ho trovato la vita.
Tu che sostieni: «Sono orfana», Guarda: io ho una madre in cielo. Felice è la figlia di una simile madre. 
Ai piedi di Maria ho trovato la vita. Io abito nel cuore di mia madre. Qui ho trovato il mio Diletto. Allora posso essere orfana? Nel seno di Maria ho trovato la vita.
Il serpente, il drago hanno tentato di mordermi, per avere la mia vita.
Ma in questo convento, ai piedi di Maria, ho ritrovato la vita. Maria mi chiama e in questo monastero io rimarrò per sempre. 
Ai piedi di Maria ho ritrovato la vita.
s. Maria di Gesù Crocifisso

La via di Maria - 30

Maria è anche un modello di fede. La sua fede fa sì che, giorno dopo giorno, Gesù cresca sempre di più in lei.
Con una simile fede, Gesù crescerà anche nel nostro cuore. Proprio per la sua fede e la sua umiltà Maria si sentiva indegna di divenire la Madre di Dio.
Su questa terra i figli non possono nascere senza una madre; una donna deve dare loro la vita. Così è per una donna che entrano nel cielo. Questa donna è Maria. Fin dal peccato l'umanità attendeva il frutto di Maria, il frutto della dolce umile e santa Vergine. Ti ringrazio, Maria, e ti benedico.
s. Maria di Gesù Crocifisso

La via di Maria - 29

Tu, Maria, eri vergine nel mondo. Chi avrebbe mai pensato che saresti divenuta la Madre di Dio? E lo divenisti a motivo della tua umiltà. L'angelo del Signore apparve a Maria per annunciarle la sua maternità divina. Illuminata dalla potente luce di Dio, ella si umiliò pensando che il Creatore del cielo e della terra voleva divenire suo figlio. L'angelo parlava alla Vergine Madre; e ogni volta che l'angelo le parlava, Maria si umiliava di fronte a Dio. O Maria, come sei umile e come sei amabile nella tua umiltà!
s. Maria di Gesù Crocifisso

La Via di Maria - 28

Quando ti prepari a ricevere la Comunione, dovresti considerare chi è Colui che viene a Te. È Gesù, tanto buono, amabile, tanto dolce e, nel contempo, tanto grande, potente e tanto bello. Egli viene verso chi? Verso te, che sei polvere e nullità. Viene per donare se stesso a te, per divenire una cosa sola con te.
Quando tu lo porti nel tuo cuore, rifletti che tu sei simile alla Vergine benedetta che portava Gesù nel suo grembo. Sforzati, durante il giorno, di dirigere il tuo cuore e le tue aspirazioni a quel Gesù che tu hai ricevuto al mattino.
S. Maria di Gesù Crocifisso

La Via di Maria - 27

Come Maria .....
 A Nazaret, Ella rice­vette l’annuncio della sua singolare maternità, e, subito dopo aver concepito Gesù per opera dello Spirito Santo, dallo stesso Spirito d’amore fu spinta ad andare in aiuto dell’anziana parente Elisa­betta, giunta al sesto mese di una gravidanza pure prodigiosa. La giovane Maria, che porta in grembo Gesù e, dimentica di sé, ac­corre in aiuto del prossimo, è icona stupenda della Chiesa nella perenne giovinezza dello Spirito, della Chiesa missionaria del Verbo incarnato, chiamata a portarlo al mondo e a testimoniarlo specialmente nel servizio della carità. Invochiamo pertanto l’intercessione di Maria Santissima, perché ottenga alla Chiesa del nostro tempo di essere potentemente rafforzata dallo Spirito Santo. In modo particolare, sentano la presenza confortatrice del Paraclito le comunità ecclesiali che soffrono persecuzione per il nome di Cristo, perché, partecipando alle sue sofferenze, ricevano in abbondanza lo Spirito della gloria  (cfr 1Pt 4,13-14) .
pp. Benedetto 16°

La Via di Maria - 26

Nel ricevere la Santa Comunione, noi dobbiamo ritornare a Cristo: la via da battersi è quella che Maria transitava a Betlemme, tenendo il piccolo Infante - Dio teneramente nelle sue braccia con tanto amore che eccede ogni umana descrizione. […]
Dobbiamo convincerci che pensare a Dio frequentemente, non è solamente possibile, ma anche necessario, per poter accrescere mediante questo esercizio in santità ed intimità col Signore, a Cui dobbiamo di poter progredire nella vita contemplativa, come anche nell’attiva, senza pericolo alcuno.
                                           
p. Lorenzo van den Eerenbeemt

La via di Maria - 25


Sublimi sono anche le intime relazioni dell'estatica  [s. Maria Maddalena]  con la Vergine: al suo intelletto ed ai suoi intimi sensi, in quei dolcissimi ratti, lasciano cadere il velo degli impenetrabili misteri della Divina Maternità. 
Un giorno che assiste all'Annunciazione dell'Angelo a Maria, non resiste più e supplica la Vergine a cedere e dare il suo consenso: «Tu sei piena di grazia, o Vergine Santissima. Magnifica ora lo Sposo della nostra verginità; Tu lo chiamerai Gesù, noi Alfa e Omega; tu gli darai il latte e noi il sangue... tu gli vedrai aprire il Costato e noi faremo il nido in quello; Tu lo terrai morto nelle tue braccia, e noi Dio e uomo nel nostro cuore... 
Orsù Maria, dai la risposta al celeste messaggero. Il Trono della Santissima Trinità aspetta questo tuo consentimento...».       

p. Lorenzo van den Eerenbeemt

La via di Maria - 24

La Santissima Trinità, Padre Figliolo e Spirito Santo, abitano in noi come in tabernacoli viventi. Così Iddio vuol vivere con chi è in stato di grazia e che Lo ama. Cristo stesso ci dice: “Se qualcuno mi ama, accetterà la mia parola e il mio Padre lo amerà e noi entreremo in Lui e ne faremo la nostra abitazione.” (Io 14,23) […]
Se Iddio prende la sua abitazione nelle nostre anime, così povere di valore, quanto più internamente sarà in Maria, la Madre Sua Immacolata? “Ave, piena di grazia!” Così il saluto dell’Angelo: “Iddio è con Te.” Quante volte Maria avrà pesato queste parole, rivolgendosi istintivamente verso l’Ospite Divino, che era in Lei, per adorarlo in silenzio?               
p. Lorenzo van den Eerenbeemt

La Via di Maria - 23

Il governo divino di tutto l’Universo è ben più intimo di un governante terreno che non può, se non da lontano, dare i Suoi ordini. Iddio governa il mondo intero nell’intimo della natura di ogni cosa creata. Iddio e più di un savio governatore, mie buone suore: Egli è l’origine, la forza vitale, il centro di ogni essere vivente, distinto da qualsiasi altro essere.
È Dio che operando in tutte le cose, le sostiene nella loro esistenza, essendo Lui in tutte le cose.  […]
Iddio era anche in Maria: Egli non solamente posava il Suo sguardo su di Lei, ma la guidava con la sua provvidenziale onnipotenza ed era intimamente in Lei.
Prima che l’Angelo le dicesse: “Il Signore sia con Te”, già ne aveva sperimentato la Santa Presenza in tutte le cose.
p. Lorenzo van den Eerenbeemt

La via di Maria- 22

Maria è, in special modo, oggetto della Divina Conoscenza: da tutta l’eternità, prescelta tra tutte le donne ad essere Madre di Dio. Prima dell’Annunciazione, Maria non sapeva di essere proprio Lei l’oggetto di tale privilegio, benché fosse consapevole che in tutti i tempi gli occhi di Dio vegliavano sopra di Lei e che in modo misterioso sentiva essere la Sua Prediletta.
Ciò che si dice della conoscenza Divina di Maria si applica relativamente anche a noi. 
Noi tutti continuamente viviamo sotto il Suo sguardo amabile e Divino: Dio ci vede. I segreti dei nostri cuori sono come libro aperto dinanzi a Lui: da Lui non possiamo mai nasconderci.
Di conseguenza, siccome Iddio sempre ci vede, dovremmo a somiglianza di Maria, risvegliare in noi frequentemente la Sua Divina Presenza, amichevolmente conversando con Lui.
p. Lorenzo van den Eerenbeemt

Solennità di Maria, madre della Chiesa

Come avete già letto nel post di sabato scorso, per volontà del Santo Padre Francesco, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con Decreto in data 11 febbraio 2018 (Prot. N. 10/18), ha iscritto nel Calendario romano generale, il lunedì dopo Pentecoste, la celebrazione di Maria Madre della Chiesa con il grado di memoria. Varia anche la Liturgia delle Ore: clicca qui per scaricare il testo

La via di Maria - 21

Santuario di Maria Madre della Chiesa - Jaddico (Brindisi)
Riflettendo sulla vita di Maria, troviamo che Iddio Le era presente in triplice modo: presente per la sua immensità, come lo è in tutte le creature primieramente; presente con la sua grazia, dimorando in lei come ospite divino, dal momento della Sua Immacolata Concezione, ed in fine Egli le era presente come Dio-Incarnato, perché la Parola, il Verbo, diventò Carne in Maria.
Maria comprese perfettamente questi tre modi di Divina Presenza, senza alcun dubbio, era Essa una vera contemplativa, la Vergine della profonda riflessione, assorta ogni istante in adorazione divina. Di conseguenza evitando ogni perdita di tempo in frivoli discorsi, Essa non andava soggetta ai tristi effetti del peccato originale, d’ignoranze, di distrazione e vane curiosità.
Se San Paolo della Croce poteva dire di essere sempre assorto in Dio, quanto più Maria, che più d’ogni altra creatura, era con lui più intimamente unita.                 
p. Lorenzo van den Eerenbeemt

La via di Maria - 20

La presenza materna di Maria tra gli Apostoli era per loro memo­ria di Cristo: i suoi occhi portavano impresso il volto del Salvato­re; il suo cuore immacolato ne custodiva i misteri, dall'Annuncia­zione alla Risurrezione e Ascensione al Cielo, attraverso la vita pubblica, la passione e la morte. 
In questo senso si può dire che nel Cenacolo è nata la preghiera del Rosario, perché là i primi cristiani hanno incominciato a con­templare con Maria il volto di Cristo, ricordando i vari momenti della sua vicenda terrena. 
Possa il Rosario essere sempre più riscoperto e valorizzato quale preghiera cristologica e contemplativa.         
S. Giovanni Paolo II

Prima festa di Maria madre della Chiesa a Jaddico

Qui su la pagina della Gazzetta del Mezzogiorno dedicata a santuario più suggestivo della nostra provincia carmelitana, una vera oasi : il santuario mariano di Jaddico intitolato alla Vergine Maria Madre della Chiesa la cui memoria liturgica sarà celebrata  lunedì prossimo.
E' il primo anno che  la Chiesa celebrerà solennemente  "Maria Madre della Chiesa", festività entrata nel Calendario romano lo scorso febbraio. E, come stabilito da papa Francesco, sarà celebrata ogni anno in modo obbligatorio nel Lunedì dopo Pentecoste.  Era stato comunque il beato papa Paolo VI, il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, a dichiarare la Vergine «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano.
E san Giovanni Paolo II nel 1980 –inserì nelle Litanie Lauretane la venerazione della Madonna  come Madre della Chiesa.
E dato che già nel Cenacolo Maria ha iniziato la propria missione materna pregando con gli Apostoli in attesa della venuta dello Spirito Santo (vedi foto di una delle vetrate del Santuario), il Papa ha voluto sottolineare questo aspetto di maternità e comunione che dovrebbe essere sempre il solo volto della Chiesa universale.





Ai carmelitani scalzi custodi del Santuario è affidata anche la direzione spirituale dei pellegrini. Priore del Santuario è p. Enzo Caiffa ocd. Recentemente tutto il complesso è stato rinnovato, con ampi spazi nel verde dedicati alla sosta, alla meditazione.
Per la descrizione del santuario e della Casa di spiritualità per i pellegrini clicca qui

La via di Maria - 19

Madre mia, amatissima, / a te il Signore ha affidato i misteri del Regno,
sei madre del suo mistico corpo.
Il tuo sguardo abbraccia tutti i tempi, / tu conosci ogni membro
e i suoi compiti mentre lo guidi.
Ti ringrazio d’avermi chiamata / ancor prima di sapere che da te / viene la vocazione religiosa.
Che cosa sarà di me? Non lo so.
Ma considero una grazia grande / e non meritata d’avermi eletta
a essere tuo strumento.
Vorrei abbandonarmi, docilmente, / nelle tue mani, / come attrezzo obbediente.
Confido in te. / Sei tu che renderai utile l’ottuso strumento. 

s. Teresa Benedetta della Croce

La via di Maria - 18

La sera del venerdì santo, ai piedi della Croce. Il dolore della Madre di Dio è grande come il mare, lei vi sta immersa, ma è un dolore contenuto, ella trattiene con fermezza il cuore con la mano, perché non si spezzi, la morte vera appare in modo quasi spaventoso dalla bocca semiaperta del Salvatore. Ma la sua testa è rivolta verso la Madre, come per consolarla, e la Croce è tutta luce: il legno della Croce è divenuto luce del Cristo.                                              
s. Teresa Benedetta della Croce

La via di Maria - 17

Chiamare Maria nostra madre, non è una semplice immagine. Maria è nostra madre in un senso reale ed eminente, in un senso, cioè, che trascende la maternità terrena. Ella ci ha generato alla vita della grazia, quando ha donato tutta se stessa, tutto il suo essere, il suo corpo e la sua anima, alla maternità divina. E’ per questo che ci è tanto vicina. Ci ama e ci conosce, s’impegna a fare di ciascuno di noi ciò che dev’essere; soprattutto a portare ciascuno di noi alla più intima unità col Signore… Ma come la grazia non può compiere la propria azione nelle anime se esse non le si aprono con tutta libertà, così anche Maria non può realizzare in pieno la sua maternità, se gli uomini non si abbandonano a Lei.                                                     
s. Teresa

La via di Maria - 16

Ovunque si manifesta il bisogno di una partecipazione e di un aiuto materno: in questa sola parola, maternità, noi possiamo riassumere quello che abbiamo additato come un valore personale della donna. Solo che non deve trattarsi di una maternità limitata all’ambito angusto dei consanguinei o degli amici personali, ma sul modello della Madre della Misericordia, estendersi a tutti coloro che sono affaticati e affranti, e affondare le radici nell’universale amore di Dio.       
s. Teresa Benedetta della Croce

La via di Maria - 15

Prima che il Figlio dell’uomo nascesse da questa Vergine, il Figlio di Dio creò proprio questa Vergine quale piena di grazia, e in lei e con lei creò la Chiesa.
Maria è il simbolo più perfetto della Chiesa perché ne è prototipo e origine. Ne è anche un organo particolarissimo: l’organo da cui fu formato tutto il Corpo mistico, anzi il Capo stesso. Per questa sua posizione organica centrale ed essenziale, la chiamiamo vo­lentieri cuore della Chiesa. Le espressioni corpo, capo e cuore, sono certo delle immagini; ma ciò che s’intende esprimere è cer­tamente una realtà. Il capo e il cuore, infatti, svolgono, nel corpo umano, un compito d’eccezione: tutti gli altri organi e membra da loro dipendono nel loro essere e nel loro agire, e fra capo e cuore vi è una connessione specialissima.
s. Teresa Benedetta della Croce

La via di Maria - 14

L’amore inteso come servizio è una disposizione per cui uno presta aiuto ad ogni creatura per condurla alla perfezione. Ma questo è il titolo dato allo Spirito Santo: dunque nello Spirito Santo di Dio, infuso in ogni creatura umana, potremmo scorgere il modello dell’essere femminile. Questo modello ha trovato la sua più perfetta realizzazione nella purissima Vergine che è la sposa di Dio e la madre di tutti gli uomini.
s. Teresa Benedetta della Croce

La via di Maria - 13

Santa Maria, Madre di Dio, tu hai donato al mondo la vera lu­ce, Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio. Ti sei consegnata completamente alla chiamata di Dio e sei così diventata sorgente del­la bontà che sgorga da Lui. Mostraci Gesù. Guidaci a Lui. Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo, perché possiamo anche noi diventare capaci di vero amore ed essere sorgenti di acqua viva in mezzo a un mondo assetato.            
 Benedetto XVI

La via di Maria - 12

Perché indugi tanto, [anima mia], se già ora puoi amare Dio nel tuo cuore? Miei sono i cieli e mia la terra, mie sono le genti, miei sono i giusti e miei i peccatori; gli angeli sono miei e mia è la Madre di Dio, tutte le creature sono mie. Dio stesso è mio e per me, perché Cristo è mio e tutto per me. E allora, cosa vuoi, cosa cerchi ancora, anima mia? Tuo è tutto questo ed è tutto per te. Non ti abbassare al di sotto di questo e non accontentarti delle briciole che cadono dalla mensa del Padre tuo. Va’ e gloriati della tua gloria; nasconditi in essa e godila, così saranno esauditi i desideri del tuo cuore.
                                                                             s. Giovanni della Croce

La via di Maria - 11

Dio muove le potenze di quelle anime [giunte all'unione abituale con Lui] a compiere opere conformi alla sua volontà e ai suoi disegni, non altre. Per questo motivo le opere e le preghiere di queste anime sortiscono sempre l’effetto desiderato. Tali erano le preghiere della gloriosissima Vergine nostra Signora. Fin dal primo istante della sua esistenza terrena fu elevata a questo stato sublime. Non ebbe mai impressa nella sua anima immagine di cosa creata, né da questa fu mossa, ma operò sempre sotto la guida dello Spirito Santo.                                              
 s. Giovanni della Croce

La via di Maria - 10

Or che il tempo era arrivato / in cui nascere doveva, / così come uno sposo
dal suo talamo appariva / abbracciato alla sua sposa, / che in sue braccia la traeva,
e la Madre tutta grazia / nel presepe il deponeva / proprio in mezzo ad animali
che al momento lì si trovavan.
Canti gli uomini innalzavan, / melodie tutti gli Angeli, / festeggiando gli sponsali
che tra i due avvenivan; / però Dio nel suo presepe / fra le lacrime gemea,
tal gioielli questa sposa / alle nozze sue traeva; / e la Madre era stupita / per lo scambio che vedea;
pianto d’uomo era in Dio / e nell’uomo era allegria,
la qual cosa all’uno e all’altro / tanto estranea esser solea.
s. Giovanni della Croce

La via di Maria - 9

Un arcangelo chiamò allora, / Gabriele avea per nome, / lo inviò a una fanciulla che Maria si chiamava, / con il suo consentire / si compiva il gran mistero;nel suo grembo il Dio trino / carne al Verbo conferiva; / e benché Tre compion l’opera, / in un solo si adempiva; / e restò incarnato il Verbo / nel puro ventre di Maria.E chi avea solo il Padre, / ora avea anche una Madre, / pur diversa da colei
che dall’uomo concepisce; / dalle viscere di lei / la sua carne riceveva / e perciò Figlio di Dio / e dell’uomo si diceva.
                                                                             s. Giovanni della Croce

La via di Maria - 8

Mio voler è il tuo, [Padre] / a lui il Figlio rispondea, / e la gloria ch’io possiedo è che il tuo voler sia il mio; / e a me conviene, o Padre, / ciò che tua altezza dice, perché meglio, in tal maniera, / tua bontà possa apparire; / si vedrà tua gran potenza, tua giustizia, tua sapienza; / al mondo a dirlo andrò / e notizia gli darò / della tua soave bellezza, / della tua sovranità.
A cercare andrò la sposa / ed il peso io prenderò / di sue pene e suoi travagli in cui tanto ella versò; / e perché abbia la vita / io per lei morirò / e, strappandola all’abisso, / tutta a te la volgerò. 
Un arcangelo chiamò allora, / Gabriele avea per nome, / lo inviò a una fanciulla che Maria si chiamava, / con il suo consentire / si compiva il gran mistero.
s. Giovanni della Croce

(Oggi si recita la supplica alla b. v. Maria del sacr.mo Rosario di Pompei)

La via di Maria - 7


 Chi ama con discrezione non si preoccupa di chiedere ciò che gli manca oppure desidera, ma espone semplicemente i suoi bisogni affinché l’Amato faccia ciò che vuole. Così, infatti, si comportò la beata Vergine con il Figlio amato che alle nozze di Cana in Galilea, non chiedendogli direttamente il vino, ma dicendogli: Non hanno più vino (Gv 2,3). […] Questo per tre motivi: anzitutto perché il Signore sa meglio di noi ciò che ci serve; in secondo luogo perché l’Amato ha più compassione vedendo i bisogni di chi lo ama e la sua rassegnazione; infine perché l’anima è più al riparo dall’amor proprio e dall’egoismo nel presentare i suoi bisogni piuttosto che nel chiedere ciò che, a suo avviso, le manca. È esattamente quanto fa qui l’anima manifestando le sue tre necessità. È come se dicesse: dite al mio Amato che, poiché languo e lui solo è la mia salvezza, mi conceda la salvezza; poiché soffro, e lui solo è la mia gioia, mi conceda la gioia; poiché muoio, e lui solo è la mia vita, mi conceda la vita.

s. Giovanni della Croce

La via di Maria - 6


Tu, Madre, sei il tralcio più fecondo della santa Vite di David! Tienici accanto a te e aiutaci a non allontanarci mai da Lui.
Coltivo il silenzio per facilitare la mia unione con Dio

Il vino, come le altre immagini bibliche della vigna e della vite, allude metaforicamente all’amore: Dio è il vignaiolo, Israele è la vigna, una vigna che troverà la sua realizzazione perfetta in Cristo, del quale noi siamo i tralci; e il vino è il frutto, cioè l’amore, perché proprio l’amore è ciò che Dio si attende dai suoi figli. […] Qui a Pompei si capisce che l’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono inseparabili. […]
Questo Santuario e questa città continuino soprattutto ad essere sempre legati a un dono singolare di Maria: la preghiera del Rosario. […] . Il Rosario è preghiera contemplativa accessibile a tutti: grandi e piccoli, laici e chierici, colti e poco istruiti. È vincolo spirituale con Maria per rimanere uniti a Gesù, per conformarsi a Lui, assimilarne i sentimenti e comportarsi come Lui si è comportato. Il Rosario è “arma” spirituale nella lotta contro il male, contro ogni violenza, per la pace nei cuori, nelle famiglie, nella società e nel mondo. 
Benedetto XVI        

La via di Maria - 5

Il cammino di Maria si può leggere anche in un'altra prospettiva originale con il riferimento analogico alla dottrina dei mistici e spirituali della Chiesa, come Giovanni della Croce e Teresa di Gesù. I giorni e le notti di Maria diventano in questa prospettiva «notti oscure e giornate luminose» di un cammino caratteristico, dove non mancano le prove che fanno progredire  - da parte di Dio -  la fede, la speranza e l'amore.                          
p. J. Castellano C. ocd

La via di Maria - 4

La missione della Chiesa non si ferma al battesimo, alla nascita; tende alla crescita e alla pienezza della grazia divina nei cristiani, a portarli fino alla santità. Ed in questo rispecchia l'amorevole missione ed azione di Maria nelle anime; farli simili a Cristo suo Figlio, conformarli alla propria esperienza di vita, al servizio e alla donazione, con la semplicità e la gioia umile della vita nascosta di Nazaret, oppure con la fecondità dell'ora della Madre a Cana, al Calvario o alla Pentecoste, in una vita che è anche esternamente piena di segni, di opere significative per la Chiesa e per l'umanità.
Maria traccia il cammino; segue ogni passo; l'imitazione delle sue virtù, quando è autentica e sincera, quando si fa in comunione di vita e di sentimenti con lei, è interiormente conformante; si è sigil­lati da uno spirito autenticamente mariano, pur con le cadute e mi­serie che sono proprie di ogni uomo e di ogni donna in cammino; ma la Chiesa, come Maria, ha anche medicine per le ferite, cure per le malattie, rialza dalle cadute; come afferma santa Teresa, an­che dalle cadute Dio è capace di trarre maggiori beni.
p. J. Castellano C ocd

La via di Maria - 3

Ogni passo, ogni tappa del cammino, ogni grazia di crescita nella Chiesa, è una grazia mariana, se ne abbia o no la consapevolezza. Anche se per far sbocciare in noi la vita nuova, ci vorranno anni di lotta e di perseveranza, bisogna incominciare per crederci, se si vuole arrivare a vedere qualcosa: «Nulla è impossibile presso Dio». Forse dovremo pensare con Maria che questa creatura nuova che deve nascere in noi non è tanto frutto di una velleità, ma di un possente desiderio di Dio che vuole farci simili al suo Figlio. Ed è in questa robusta volontà di Dio che si inserisce la volontà di Maria. Donna libera per fare di noi uomini liberi, non schiavi. Nuova Gerusalemme per fare di noi uomini nuovi. Madre del Cristo, il primogenito di una schiera di figli nella novità dello Spirito. 
                                                       p. J. Castellano C.ocd

La via di Maria - 2

Nel mistero di Maria si rivela in pienezza il mistero della salvezza come dialogo tra Dio e l'umanità, dove la grazia precede e dove la libertà umana, acconsentendo liberamente, collabora attivamente alla piena realizzazione del dono di Dio.            
p. J. Castellano C.ocd

La via di Maria

Comincio il mio mese di maggio invocando Maria, perché mi insegni la sua libertà di cuore: quella purezza che mi lega a Dio soltanto.

Il piede leggero di Maria percorre le strade del Figlio suo: Nazaret, le montagne di Giuda, Betlemme, Egitto; Nazaret, Gerusalemme e poi ancora Nazaret, in una lunga stagione che è il silenzio del Verbo che ascolta le parole degli uomini per poter esprimere il messaggio di Dio con parole d'uomo. 
Poi ancora quel discreto seguire Gesù; a Cana e a Cafarnao, per scomparire praticamente durante la vita pubblica e ritornare nella sua Ora, nei luoghi dei grandi incontri, il Calvario ed il Cenacolo, a Gerusalemme.
Questo itinerario esterno non è che il simbolo di un pellegrinaggio costante del cuore, di un'avventura mai finita, di una vita aperta alle imprevedibili sorprese di Dio. 
La pienezza di grazia non è estatica; il suo sì non è una tranquilla garanzia o un dono, pur eroico, che permette ormai di vivere di rendita. Maria cammina; cammina sempre.
Il Vangelo mariano letto in prospettiva dinamica ci permette di cogliere la vita della Vergine come un cammino: la via Mariae.
p. J. Castellano C ocd