
Sublimi sono anche le
intime relazioni dell'estatica [s. Maria
Maddalena] con la Vergine: al suo
intelletto ed ai suoi intimi sensi, in quei dolcissimi ratti, lasciano cadere il
velo degli impenetrabili misteri della Divina Maternità.
Un giorno che assiste
all'Annunciazione dell'Angelo a Maria, non resiste più e supplica la Vergine a
cedere e dare il suo consenso: «Tu sei piena di grazia, o Vergine
Santissima. Magnifica ora lo Sposo della nostra verginità; Tu lo chiamerai
Gesù, noi Alfa e Omega; tu gli darai il latte e noi il sangue... tu gli vedrai
aprire il Costato e noi faremo il nido in quello; Tu lo terrai morto nelle tue
braccia, e noi Dio e uomo nel nostro cuore...
Orsù Maria, dai la risposta al
celeste messaggero. Il Trono della Santissima Trinità aspetta questo tuo
consentimento...».
p.
Lorenzo van den Eerenbeemt