Ricordiamo la beata Elia di San Clemente

Per ricordare la Beata Elia di San Clemente, carmelitana scalza di Bari, vi rimandiamo al blog che abbiamo creato per conoscerla meglio. Clicca qui

Processione come cammino interiore e spirituale

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato la processione ad Haifa della statua della Vergine del Monte Carmelo. Per l'occasione il nostro Padre Generale Saverio Cannistrà ha indirizzato a tutto l'Ordine una lettera (che, cliccando qui potete leggere e scaricare) in cui la processione è il simbolo del cammino fatto e da fare insieme. Il messaggio ci aiuterà a conoscere meglio la nostra storia e a riflettere sul nostro cammino.

Non chiudiamo gli occhi davanti la luce...

... Quanto a noi, chiediamo all'Eterno Padre che ci conceda di ricevere il nostro Pane celeste con tali disposizioni che, pur non avendo la felicità di contemplarlo con gli occhi del corpo, perché troppo nascosto, lo contempliamo almeno con quelli dell'anima, a cui si manifesti. E' un pane che assomma in sé ogni soavità e delizia, e sostenta la vita. ...

Conosco una persona (Qui Teresa d' Avila parla di se stessa n.d.r.) a cui il Signore le aveva dato una fede così viva che quando sentiva dagli altri che avrebbero desiderato vivere al tempo in cui nostro Signore era sulla terra, rideva tra se stessa, sembrandole che possedendo nel SS. Sacramento lo stesso Cristo che allora si vedeva, non vi fosse altro da bramare. 
... Si considerava ai piedi del Signore e, quasi lo vedesse con gli occhi del corpo, piangeva come la Maddalena in casa del fariseo. Anche allora che non aveva devozione sensibile, la fede non mancava di assicurarla che il Signore era veramente nella sua anima.
Del resto, se non vogliamo essere degli insensati che chiudono gli occhi alla luce, non dovremmo avere alcun dubbio. Non si tratta già di un lavoro di fantasia, come allora che ci immaginiamo il Signore sulla croce o in qualunque altro mistero della Passione, dove siamo noi che ci rappresentiamo il fatto com'è avvenuto; qui si tratta di una presenza reale, ed è verità indiscutibile. Fino a quando il calore naturale non ha consumato gli accidenti del pane, il buon Gesù è in noi: avviciniamoci a Lui! Se quando era nel mondo guariva gli infermi col semplice tocco delle vesti, come dubitare che, stando in noi personalmente, non abbia a far miracoli se abbiamo fede? Sì, trovandosi in casa nostra, accoglierà ogni nostra domanda, non essendo suo costume pagar male l'alloggio che gli si dà, quando gli venga fatta buona accoglienza.
Santa Teresa d'Avila - Cammino di perfezione, 34