Uniti sempre nella preghiera.
PS. Vi prego di condividere quest’email con le vostre comunità. Grazie!Fraternamente,Ramiro Casale, OCDDelegato Generale per il Carmelo Secolare
PS. Vi prego di condividere quest’email con le vostre comunità. Grazie!Fraternamente,Ramiro Casale, OCDDelegato Generale per il Carmelo Secolare
La nostra Provincia ocds festeggia l'ingresso nell'Ordine di nuovi fratelli e sorelle della comunità ocds di Jaddico, per ora ancora legata alla fraternità madre di Gallipoli, presieduta da Eugenio Chetta. Felici auguriamo a tutti loro di camminare protetti dal manto della Vergine. Abbiamo chiesto una testimonia della giornata delle ammissioni e della promessa avvenute il 10 luglio scorso nel santuario di Jaddico (Brindisi) alla presenza tra gli altri, di p. Luigi Gaetani Superiore della Provincia Napoletana, del presidente ocds di Gallipoli e Jaddico Eugenio Chetta e di p. Enzo Caiffa, responsabile del santuario di Jaddico e padre spirituale della nascente comunità ocds.
Ecco la bella testimonianza di Carmen Renna:
Il cammino dell’anima. Scuola di
preghiera? Perché e con chi?
Con grande umiltà e semplicità, p. Enzo ci ha introdotti nelle tematiche del Carmelo.
Non è stato un cammino facile, molte le difficoltà, non solo per il diverso vissuto di ognuno di noi, ma anche per la novità del vivere questi incontri alla ricerca di una spiritualità appagante.
L’ascolto e la considerazione degli argomenti trattati, a volte vissuti come graffi all’anima, andavano trasformando il nostro modus vivendi, conducendoci alla riflessione introspettiva del nostro “castello interiore”, come un giardino, che curato si è liberato dalle erbacce e fiorisce in tutta la sua bellezza, cosi è nato in noi il desiderio di appartenere all’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi, chiedendone l’Ammissione il 16 luglio 2018.
Il cammino è continuato, ancora più difficoltoso, perché consci di quanto ardua sia la via che conduce al Monte Carmelo e quindi a Cristo, ma ognuno di noi era animato da una nuova forza, da una “determinata determinazione” di diventare veramente figli del Dio vivente.
La
celebrazione Eucaristica durante la quale si è svolto il rito della Promessa e
dell’Ammissione è stata presieduta da p. Luigi Gaetani, o.c.d. Provinciale, e
concelebrata dai padri Enzo Caiffa ed Emanuele Grimaldi e da d. Stefano Rocca.
Alla
fine della cerimonia il sorriso benevolo dei padri e l’applauso della comunità
ci hanno fatto sentire avvolti da un grande e caloroso abbraccio e sicuri che
non saremo mai soli, perché vivremo in unione e sotto la protezione della
Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo.
“La vigilia di san Sebastiano del primo anno del mio priorato all’Incarnazione, sul punto di cominciare la Salve Regina, vidi la Madre di Dio scendere dal cielo fra una moltitudine di angeli e collocarsi al posto della Priora, là dove stava la statua della Madonna. La statua mi parve sparire per cedere il posto a questa eccelsa Signora” (Relazioni spirituali, 25). Le parole che Maria rivolge a S. Teresa sono significative: attestano la sua personale presenza durante la Liturgia dell’Ufficio che le Carmelitane elevano a Dio: il ruolo di Maria nell’elemento essenziale della vita carmelitana e religiosa, che è la Liturgia, non avrebbe potuto venire espresso con maggiore forza: “Nostra Signora stette là per tutto il tempo della ‘Salve Regina’ e mi disse: Hai fatto bene a mettermi qui. Io sarò presente alle lodi che s’innalzeranno a mio Figlio e gliele presenterò”.
Oggi il Carmelo ricorda la santa carmelitana cilena Teresa de Los Andes (Qui la sua biografia e qui la liturgia odierna). Vogliamo ricordarla così proponendo un brano del suo diario che risale al 1917, quando dopo un pellegrinaggio a Lourdes scrisse:
L’altro ieri e ieri siamo state a Lourdes. Lourdes! Questa sola parola basta a far vibrare le corde più sensibili del cristiano, del cattolico. Lourdes! Chi non si sente commosso nel pronunciarla! Significa un cielo nell’ esilio. Porta avvolto nel suo manto di mistero tutto ciò che di grande è capace di sentire il cuore cattolico.Questo nome richiama i ricordi del passato e commuove le sensazioni intime della nostra anima. Racchiude gioia, pace sovrumana, dove il stanco del faticoso cammino della vita, può riposare; può senza preoccupazioni, lasciare il suo bagaglio miserie umane, aprire il seno per raccogliere l’acqua della consolazione e del sollievo. Lì le lacrime del povero e del ricco si confondono, lì si trova una Madre che li guarda e sorride. E quello sguardo e sorriso celesti, fanno sgorgare dal petto singhiozzi di felicità, che il cuore non può frenare, però lo fanno sperare ed amare ciò che non perisce ed è divino.Sì, sei tu Madre, la celeste Vergine Maria che ci guida. Tu hai lasciato cadere dalle tue mani materne raggi di cielo. Non credevo che esistesse la felicità sulla terra, ma ieri il mio cuore assetato di essa la trovò. La mia anima estasiata ai tuoi piedi verginali ti ascoltava. Eri tu che parlavi e il tuo linguaggio di Madre era così tenero, era di cielo quasi divino.Al vederti così pura, così tenera, così compassionevole, chi non avrà il coraggio di scoprire i suoi intimi tormenti? Chi non ti chiederà di essergli stella in questo burrascoso mare? Chi è che piange tra le tue braccia senza ricevere subito i tuoi immacolati baci di amore e di consolazione? Se è peccatore le tue carezze lo inteneriscono, se è tuo fedele devoto, la tua sola presenza accende la fiamma viva dell’ amore divino.Se è povero tu, con la tua mano potente lo soccorri e gli mostri la vera patria. Se è ricco, lo sostieni con il tuo conforto contro gli scogli della sua agitatissima vita. Se è afflitto, tu con i tuoi occhi lacrimosi gli mostri la croce e su di essa il tuo divino Figlio. Chi non trova balsamo alle sue sofferenze nel considerare i tormenti di Gesù e di Maria? Ed infine il malato trova nel tuo seno materno l’acqua di salvezza che fai sgorgare con il tuo sorriso incantevole, che lo fa sorridere di amore e di felicità. Sì, Maria, sei la Madre dell’universo intero.Il tuo cuore è pieno di dolcezza. Ai tuoi piedi si prostrano con la stessa fiducia il sacerdote come la Vergine per trovare tra le tue braccia l’Amore delle tue viscere. Il ricco come il povero per trovare nel tuo cuore il loro cielo. L’afflitto come il felice per trovare sulle tue labbra il celeste sorriso. Il malato come il sano per avere dalle tue mani dolci carezze. Ed in fine il peccatore come me, trova in te la Madre protettrice che sotto i suoi piedi immacolati ha schiacciato la testa del drago, mentre nei tuoi occhi scopre la misericordia, il perdono ed il faro luminoso per non cadere nelle acque fangose del peccato.Madre, sì, a Lourdes c’era il cielo: c’era Dio sull’altare circondato dagli angeli, e tu dalla cavità della roccia Gli presentavi i clamori della moltitudine inginocchiata davanti all’altare; e Gli chiedevi di ascoltare le suppliche del povero esiliato in questa valle di lacrime, mentre, con i canti, ti offrivano un cuore pieno di amore e di gratitudine.(Diario, §19)
“Ogni donna sia una copia della Madre di Dio, sia una sposa di Cristo, sai un apostolo del Cuore divino; allora tutte corrisponderanno appieno alla loro vocazione femminile, indipendentemente dalle circostanze e dall’attività esteriore in cui hanno da realizzare il grande compito della loro vita”. Edith Stein - S. Teresa Benedetta della Croce.
E lei ne fu un esempio, proprio a un passo dal martirio, quando nel campo di concentramento si occupò di tanti bambini impauriti e sofferenti.
Leggiamo nel libro dei Re che Elia si recò alla cima del Monte Carmelo; disse al ragazzo “Vieni qui e guarda verso il mare”; quegli andò, guardò e la settima volta riferì “Ecco una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare…Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto”. (1 Re 18,42-45)
“Abbi stabile e ferma fiducia nella santissima genitrice di Dio, Maria vergine, offrendole ogni giorno qualche orazione o altra opera buona ad onore di essa Vergine e con questo offri anche te stesso, affinché Ella ti impetri ed ottenga tutto quello che desideri da Gesù Cristo; poiché per amore e per i meriti di Ella, conseguirai il tutto…sant’Anselmo dice ancora: colui che si rivolgerà a Maria Vergine e da lei sarà guardato, è impossibile che perisca”.
Lasciati coprire dall'ombra di Dio, e scopri nel silenzio, che cosa ha riservato per te.
"Voglio vivere con Te, mamma diletta, in questo duro esilio e seguirti ogni giorno. Mi tuffo rapida nella tua contemplazione e scopro abissi d'amore del tuo cuore. Tutti i miei timori svaniscono nel tuo sguardo materno, che mi insegna a piangere e a gioire"
S. Teresa di Gesù Bambino
Dio non è entrato nel mondo con la forza: ha voluto «proporsi» e per farlo si è rivelato in un piccolo paese, Nazareth, ad una ragazza appena adolescente, Maria:
DOBBIAMO PERMETTERE CHE MARIA VIVA IN NOI (S. Tito Brandsma)
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Su sughero, realizzato dal Monastero delle carmelitane scalze dei Ponti Rossi |