Abbiamo potuto far risuonare nel nostro cuore le parole del Vangelo di Giovanni (GV 6, 53-58) i testi di S. Teresa di Gesù Bambino (il racconto della sua prima comunione, 8 maggio 1884, e la sua poesia n. 25) e la meditazione di don Marcello sul rapporto della santina con la S. Eucaristia e stare in Sua compagnia.
LE PAROLE DI TERESINA: "Finalmente arrivò, il “bel giorno tra i giorni”, quali ineffabili ricordi hanno lasciato nell'anima mia i minimi dettagli di questa giornata di Cielo!... Un risveglio gioioso dell'aurora, i baci rispettosi e teneri delle maestre e delle compagne più grandi... La camera grande piena di fiocchi di neve di cui ogni bambina si vedeva vestire quando toccava a lei... Soprattutto l'ingresso nella cappella e il canto mattutino del bel cantico: “O santo Altare che gli Angeli circondano!”. Ma non voglio entrare nei particolari, ci sono cose che perdono il loro profumo appena sono esposte all’aria, ci sono pensieri dell'anima che non possono tradursi in linguaggio della terra senza perdere il loro senso intimo e Celeste; sono come la “Pietra bianca che sarà data al vincitore e su cui è scritto un nome che nessuno conosce, salvo COLUI che lo riceve”.
Ah! quanto fu dolce il primo bacio di Gesù all'anima mia!... Fu un bacio d'amore, io mi sentivo amata, e dicevo a mia volta: “Ti amo, mi dono a te per sempre”. Non ci furono domande, né lotte, né sacrifici; da tempo Gesù e la povera piccola Teresa si erano guardati e si erano capiti... Quel giorno non era più uno sguardo, ma una fusione, non erano più due, Teresa era sparita, come la goccia d'acqua che si perde dentro l'oceano. Gesù restava solo, Lui era il padrone, il Re: Teresa non gli aveva forse chiesto di prendere lui la sua libertà, perché la sua libertà le faceva paura, lei si sentiva così debole, così fragile che voleva unirsi per sempre alla Forza Divina!... La sua gioia era troppo grande, troppo profonda perché lei potesse contenerla, lacrime deliziose la inondarono ben presto con grande meraviglia delle sue compagne, che più tardi dicevano tra loro: “Perché ha pianto? Non c'era qualcosa che l'ha rattristata?... - No era piuttosto il fatto di non vedere la Mamma con lei, o sua Sorella tanto amata che è carmelitana”. Loro non capivano che quando tutta la gioia del Cielo viene dentro un cuore, questo cuore esiliato non la può sopportare senza spargere lacrime... Oh! no, l’assenza di mamma non mi addolorava nel giorno della mia prima comunione: il Cielo non era forse dentro l'anima mia, e Mamma non vi aveva preso posto già da tanto tempo? Così ricevendo la visita di Gesù io ricevevo anche quella della mia cara Mamma che mi benediceva rallegrandosi della mia felicità... Io non piangevo l'assenza di Paolina, senza dubbio sarei stata contenta di vederla accanto a me, ma da tanto tempo il mio sacrificio era stato accettato; in quel giorno, solo la gioia riempiva il mio cuore, io mi univo a lei che si donava irrevocabilmente a Colui che si donava così amorevolmente a me!... Al pomeriggio fui io a pronunciare l'atto di consacrazione alla Santa Vergine; era proprio giusto che io parlassi a nome delle mie compagne alla mia Madre del Cielo, io che ero stata privata così giovane della mia Madre della terra... Ci misi tutto il cuore a parlarle, a consacrarmi a lei, come una figlia che si butta nelle braccia della Madre e le chiede di vegliare su di lei. Mi pare che la Santa Vergine guardò il suo piccolo fiore e gli sorrise, non era forse lei che l'aveva guarita con un sorriso visibile?... Non aveva deposto proprio lei nel calice del suo piccolo fiore il suo Gesù, il Fiore dei Campi, il Giglio della valle ?... (dal Manoscritto A, Suor Teresa di Gesù Bambino)
La Meditazione di don Marcello Schiano (si ascolta meglio con cuffia o auricolari)
La Poesia 25
1. Piccola Chiave, oh ti invidio!![]() |
Il manoscritto della poesia n. 25 dal titolo "I miei desideri presso Gesù nascosto nella sua prigione d'Amore" |
La prigione dell'Eucaristia
Dove risiede il Dio dell'Amore.
Ma posso, oh che dolce miracolo!
Con un solo sforzo della mia fede
Apri anche il tabernacolo
Nascondermi lì vicino al Re Divino...
2. Vorrei nel santuario
consumandomi accanto al mio Dio
Brilla sempre di mistero
Come la lampada del luogo santo...
OH ! felicità... dentro di me ho delle fiamme
E posso vincere ogni giorno
A Gesù tante anime
Abbracciandoli con il suo amore...
3. Ogni alba, ti invidio,
O Sacra Pietra dell'Altare!
Come nella stalla benedetta
L'Eterno vuole nascere in te...
Ah! degnati di esaudire la mia preghiera
Vieni nella mia anima, dolce Salvatore...
Lungi dall'essere una pietra fredda
Lei è il sospiro del tuo Cuore!...
4. O Caporale circondato da angeli!
Com'è invidiabile il tuo destino
Su di te come nei suoi umili pannolini
Vedo Gesù il mio unico tesoro
Cambia il mio cuore, Vergine Maria
In un puro e bellissimo caporale
Per ricevere l'ostia bianca,
Dove si nasconde il tuo dolce agnello.
5. Santa Patena, ti invidio
Su di te Gesù si posa
OH ! della sua infinita grandezza
Finché non mi degnerò di chinarmi...
Gesù riempie la mia speranza
Della mia vita non aspetta la sera
Viene in me; dalla sua presenza
Sono un ostensorio vivente!...
6. Ah! che invidio il lieto Calice
Dove adoro il Sangue Divino....
Ma posso al Santo Sacrificio
Raccoglilo ogni mattina.
La mia anima a Gesù è più cara
Dei preziosi Vasi d'oro
L'Altare è un nuovo Calvario
Dove per me scorre ancora il suo Sangue...
7. Gesù, Vite Santa e Sacra,
Tu lo sai, o mio Divino Re
Sono un grappolo d'oro
Chi deve sparire per te...
Sotto la pressione della sofferenza
Ti dimostrerò il mio amore
Non voglio nessun altro godimento
Che immolarmi ogni giorno.
8. Ah! che gioia, sono scelto
Tra i chicchi di puro grano
Chi per Gesù perde la vita...
Grande è la mia delizia!...
Sono la tua cara moglie,
Amato mio, vieni a vivere in me
OH ! vieni, la tua bellezza mi ha deliziato
Degnati di trasformarmi in Te!....
Versione integrale dagli Archivi del Carmelo di Lisieux
Datazione: 1895 - scrittura autunnale.
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