Com’erano e come sono oggi i monasteri in cui è cresciuta la
sua vocazione?
Quali i luoghi calpestati dalle sue alpargatas?
Cominciamo qui un pellegrinaggio virtuale attraverso i
luoghi teresiani della Spagna.
Ci aiuteranno a conoscere meglio anche la nostra
santa Andariega.
TERESA NASCE AD AVILA
Teresa de Cepeda y Ahumada (1515-1582) nacque ad Avila, la 'città dei santi e delle Pietre'.
Avila sorge a 1127 m di altitudine a ovest di Madrid, nel cuore della regione di
Castilla y León, lungo le rive del fiume Adaja. Si pensa ad Avila e vengono
subito davanti agli occhi le mura merlate che circondano la città e la cui
costruzione fu iniziata sul finire dell'XI secolo su iniziativa del re Alfonso
VI di Castiglia e poi restaurata nel 1596 da Filippo II di Spagna.

Chi percorre oggi questi luoghi può ammirare
queste mura percorrendo un lunghissimo viale che segue il perimetro dell’antica
struttura.
Fuori le mura, ci sono altri gioielli di
valore da non perdere: la Chiesa romanica di San Pedro (XII-XIII secolo), la
Basílica de San Vicente (stile romanico, del X e il XIV secolo), il Real
Monasterio de Santo Tomás, che funse da residenza reale, università e sede
dell’inquisizione.
Il monastero ospita tre chiostri: il Claustro de los
Novicios (XV secolo), il Claustro del Silencio, e il chiostro rinascimentale de
los Reyes, oggi Museo di Arte orientale.

Se una
leggenda vuole questa città fondata da Alcideo, uno dei figli di Ercole, il
quale dedicò questa fondazione a sua madre, Abyla. Storicamente il nome della
città, Ávila, deriva dai suoi antichi
abitanti: i Vetoni, la chiamarono Obila (alta montagna) realizzando in esse una
delle fortezze più importanti della regione. Poi il piccolo insediamento
fu trasformato in colonia fenicia fino a divenire possedimento romano.
Di quella dominazione l'interno della città, conserva ancora la
struttura urbanistica rettangolare con due vie principali (cardine e decumano) che si
intersecano. Noto anche l’antico Castello dei Mori (Alcazar) che fu utilizzato
come ospedale, e successivamente come accademia militare e università dal 1482
al 1807.
A parte la suggestività dei luoghi, Avila è
nota come culla di uomini e donna di cultura e spiritualità: da Santa Teresa ad
Alonso Tostado (1455-1455), che fu vescovo di Avila e anche apprezzato
filosofo, accademico e scrittore spagnolo (sepolto nella Cattedrale di Ávila).
Chi va ad Avila potrà gustare le yemas (letteralmente: i
tuorli) di Santa Teresa, il dolce piú famoso della cittá. Chi non resiste dal
gustarli può provare con la ricetta che riportiamoLA RICETTA DEI DOLCI DELLA SANTA
dosi per 4 persone:
7 tuorli d’uovo
150 gr di zucchero
1 limone
zucchero a velo
Sbattere i tuorli in una tazza, insieme allo
zucchero. Quando si sono aggregati per bene, si aggiunge il succo di limone e
la sua buccia grattugiata. Quando il tutto é ben amalgamato, comporre con un cucchiaio
(magari di quelli che si usano per i gelati) le “gemme” (palline grandi come un tuorlo
d’uovo) e passarle al forno, fino alla doratura. Quindi si depongono in
coppette di carta (per dolci) e si spolverano con lo zucchero a velo. Si può servire con un moscato dolce.
DALLA CASA NATALE ALLA CHIESA IN CUI FU BATTEZZATA
Dell’antica casa di Avila in cui il 28 marzo 1515 nacque la santa madre
era rimasto poco più che il terreno (con la morte del papà della santa, nel 1543 cominciò il suo degrado).
Ma l’infanzia della nostra santa
trascorreva fra questa casa e una grande fattoria a Gotarendura, una terra con
ampie distese variamente coltivate, un villaggio dove si conservano ancora le
vecchie tradizioni e le mura antiche delle vecchie abitazioni con solide porte
in legno.
Nel 1630, dopo la canonizzazione di Teresa, queste
rovine furono acquistate dai Padri
Carmelitani per custodire quel po’ che era rimasto e tramandare la memoria
della grande riformatrice del Carmelo. Sulla casa natale di Santa Teresa l'architetto
Fray Alonso di San José realizzò il complesso di chiesa e convento che fu inaugurato
il 15 di Ottobre 1636.
Oggi chi visita
Avila può ammirare la piazza antistante, molto simile a com’era nel Cinquecento
e un’insegna in cui si indica la casa della santa Carmelitas Descalzos “La Santa”.




IL MONASTERO DI SAN GIUSEPPE
Con quattro suore, determinate come lei, Teresa inaugura il 24 agosto 1562 il nuovo monastero che intitola a San Giuseppe. Prima però Teresa si ferma nelle vicina chiesa di San Vincenzo, patrono di Avila. Toglie i sandali per fare il suo ingresso all'interno del nuovo monastero "scalza". Si trova nel centro di Avila. Quella che si presenta oggi al visitatore è stata ricostruita nel 1608 e terminata nel 1615. Ha un'unica navata. La facciata è sormontata dalla statua di san Giuseppe con il Bambino. Oggi a sinistra dell'ingresso della chiesa c'è il museo che espone tutti gli oggetti appartenuti alla santa e da lei usati.
Ed ecco, grazie all'aiuto delle monache carmelitane scalze di Parma, una sintesi delle tappe di Santa Teresa. CLICCA QUI
Ed ecco, grazie all'aiuto delle monache carmelitane scalze di Parma, una sintesi delle tappe di Santa Teresa. CLICCA QUI