…nell’ambiente digitale, dove è facile che si levino
voci dai toni troppo accesi e conflittuali, e dove a volte il sensazionalismo
rischia di prevalere, siamo chiamati a un attento discernimento. E ricordiamo,
a questo proposito, che Elia riconobbe la voce di Dio non nel vento impetuoso e
gagliardo, né nel terremoto o nel fuoco, ma nel «sussurro di una brezza
leggera» (1 Re19,11-12). Dobbiamo confidare nel fatto che i fondamentali
desideri dell’uomo di amare e di essere amato, di trovare significato e verità
- che Dio stesso ha messo nel cuore dell’essere umano - mantengono anche le
donne e gli uomini del nostro tempo sempre e comunque aperti a ciò che il beato
Cardinale Newman chiamava la “luce gentile” della fede.
Occorre discernimento sempre,
discernimento e discrezione in tutto – come ha insegnato Teresa di Gesù in
ogni pagina delle sue opere. Le parole che abbiamo riportato
in corsivo, però, sono tratte dal messaggio del Santo Padre Benedetto XVI, per
la XLVII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, “Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi
spazi di evangelizzazione”, che vi invitiamo a leggere integralmente cliccando
qui
Il Papa ha offerto
un’analisi misurata sia delle opportunità offerte dalle rete sociali, sia del
metodo che chi opera nel mondo della comunicazione e cultura cattoliche
dovrebbe adottare, senza lasciarsi trascinare né dalla voglia di appiattirsi sui
linguaggi tipici di questo tipo di
comunicazione e né dalla foga di evangelizzare.
Bisogna essere rispettosi, disponibili,
pazienti nel confronto. Sarà questo il segno distintivo, il “modo
particolarmente significativo di rendere testimonianza”. Da questa presenza
discreta, ma convinta e credibile possono nascere relazioni, può un confronto costruttivo su temi importanti, possono nascere
vocazioni, possono nascere gruppi di preghiera.
Ma (e anche
qui S. Teresa ci rimprovererebbe “Che vi dico continuamente?”) “se la
nostra condivisione del Vangelo è capace di dare buoni frutti, è sempre grazie
alla forza propria della Parola di Dio di toccare i cuori, prima ancora di ogni
nostro sforzo. La fiducia nella potenza dell’azione di Dio deve superare sempre
ogni sicurezza posta sull’utilizzo dei mezzi umani”.
Allora,
facciamo di questo blog, del prossimo che nascerà (una sorpresa!), delle pagine
FB delle Fraternità, dei nostri tweet piccoli trasmettitori della bellezza, della
pace e della gioia che la fede infonde in ciascuno. Quando siamo presenti agli altri,- ci dice il Papa - in
qualunque modo, noi siamo chiamati a far conoscere l’amore di Dio sino agli
estremi confini della terra. Nella
semplicità e nella verità.
Stefania De
Bonis
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