Tito Brandsma |
Edith Stein |
Oggi sfilano davanti ai nostri occhi santi e beati come i
carmelitani Tito Brandsma (che fu
coraggioso oppositore del regime nazista in Olanda arrestato il 19 gennaio 1942
è ucciso con un’iniezione il 28 luglio 1942), Edith Stein (arrestata nel monastero di Ect il 2 agosto 1942 e
portata ad Auschwitz, è uccisa nella camera a gas e poi bruciata il 9 agosto), Alfonso Maria Mazurek (trucidato a
Nawojowa Gora dai nazisti il 28 agosto 1944). o come il frate cappuccino Massimiliano Kolbe (che chiese di prendere il posto di un altro
prigioniero, destinato a morire per fame e il 14 agosto 1941 dopo due settimane
trascorse nel bunker della fame, fu “finito” con un'iniezione letale ed il
giorno successivo il suo cadavere è cremato
ad Auschwitz).
Sono esempi luminosi di una delle notti più scure nella storia, la testimonianza che se si resta aggrappati alla roccia che è Cristo si riesce a irradiare fino alla fine tanta serenità a chi ci è vicino (ed è questo la testimonianza che hanno lasciato coloro che li hanno avuto accanto).
Alfonso Maria Mazurek |
Massimiliano Kolbe |
Oggi non è la loro festa liturgica, ma nella Giornata delle Memoria, anche attraverso il loro martirio, il mondo ricorda la pagina più triste, amara della sua storia.
Tito Brandsma e Edith Stein |
Vorremmo
dimenticarla, ma sarebbe meglio dire: vorremmo che non fosse mai avvenuta.
Dimenticare no, non si può e non si deve.
Il 27 gennaio è, infatti, l’anniversario dell’abbattimento
dei cancelli di Auschwitz. Questa data è stata scelta, 13 anni fa, per ricordare l’orrore della Shoah, i sei milioni di ebrei, uomini, donne,
bambini, uccisi nell’olocausto.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.