Oggi, Mercoledì Santo, la Chiesa ci
invita a riflettere sul tradimento di Giuda Iscariota, un apostolo di Gesù che è
stato con Lui, condividendo tre anni della sua vita. Non sappiamo da quando ha
cominciato a incrinarsi nel suo cuore il suo rapporto con Cristo. Dentro di sé Giuda è sempre più diviso, ipocrita. Alla fine, quasi senza pudore, quando Gesù annuncia che qualcuno lo avrebbe
tradito, gli chiede : «Sono forse io Signore?».
La risposta di Gesù ("Tu lo dici"), che sentiremo
anche di fronte a Pilato, mette Giuda di fronte alla sua
responsabilità. E questo deve farci riflettere, perché solo di fronte a Gesù l'uomo vede se stesso alla luce della verità,
impara a non bluffare.
Dal testo "Il vero spirito del Carmelo" del ven. Giovanni di Saint Simon
La conoscenza di sé è una scienza tanto alta e necessaria che senza di essa non vi può essere profitto per le nostre anime. L'effetto proprio della sapienza infusa e di questa nobile scienza è che l'uomo, gustando Dio, vede e sente nel medesimo tempo la verità del suo niente; e ciò fa sì che il peccatore veramente convertito non possa mai stupirsi abbastanza nel vedere un amore di Dio tanto grande e smisurato a suo riguardo, e come questa sovrana maestà si sia degnata prevenirlo così abbondantemente delle benedizioni della sua dolcezza.
Vedendo in questa luce immensa la bruttezza dei propri peccati si sente tanto penetrato che desta meraviglia come possa resistere a tale vista spaventosa.
DALL'OMELIA DI PAPA FRANCESCO: "Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento! La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! E in questo momento viene il nemico, viene il diavolo, mascherato da angelo tante volte, e insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltatelo! Seguiamo Gesù! Noi accompagniamo, seguiamo Gesù, ma soprattutto sappiamo che Lui ci accompagna e ci carica sulle sue spalle: qui sta la nostra gioia, la speranza che dobbiamo portare in questo nostro mondo. E, per favore, non lasciatevi rubare la speranza! Non lasciate rubare la speranza! Quella che ci dà Gesù (24 marzo 2013)"
PADRE DAMMI GESU'
Padre dammi il dono più
bello, più grande,
più prezioso che
possiedi: Gesù
Quando sono ammalato, dammi
Gesù
perché Egli è la Salute.
Quando mi sento triste,
dammi Gesù
perché Egli è la Gioia.
Quando mi sento debole,
dammi Gesù
perché Egli è la Forza.
perché Egli è l'Amico.
Quando mi sento legato,
dammi Gesù
perché Egli è la Libertà.
Quando mi sento
scoraggiato, dammi Gesù
perché Egli è la
Vittoria.
Quando mi sento nelle
tenebre, dammi Gesù
perché Egli è la Luce.
Quando mi sento
peccatore, dammi Gesù
perché Egli è il
Salvatore.
Quando ho bisogno
d'amore, dammi Gesù
perché Egli è l'Amore.
Quando ho bisogno di
pane, dammi Gesù
perché Egli è il Pane di
Vita.
Quando ho bisogno di
denaro, dammi Gesù
perché Egli è la
ricchezza infinita.
Padre, a qualsiasi mia
richiesta
per qualsiasi mio bisogno
rispondi con una sola
parola,
la tua parola eterna:
Gesù!
(don serafino)
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