Alberto, chiamato per grazia di Dio ad essere Patriarca della Chiesa di Gerusalemme, agli amati figli in Cristo B[rocardo] e gli altri eremiti che vivono sotto la sua obbedienza presso la Fonte, sul Monte Carmelo, salute nel Signore e benedizione dello Spirito Santo.
Comincia così la Regola che il Patriarca di Gerusalemme tra il 1206 e il 1214 diede ai primi fratelli laici eremiti sul Monte Carmelo.
Fu, infatti, uomo del dialogo interreligioso e si prodigò in Palestina sia per il dialogo e la pacificazione tra i cristiani sia tra i cristiani e i musulmani.
Ed è questo l'aspetto che deve ispirare noi laici: la capacità di dialogo, di mediazione.
Di origine francese, nato in Emilia a Castel Gualtieri (zona Avogadria) intorno al 1150, entrò tra i Canonici Regolari della Santa Croce di Mortara, di cui fu priore dal 1180. Fu vescovo di Bobbio e di Vercelli prima di essere nominato Patriarca di Gerusalemme nel 1205 da Papa Innocenzo III.
Morì pugnalato per la vendetta di un religioso (che aveva rimproverato e rimosso per cattiva condotta), il 14 settembre 1214, nel giorno dell'Esaltazione della Croce. L'Ordine dei Carmelitani Scalzi lo ricorda il 17 settembre
L'anno prossimo si celebreranno 800 anni dalla sua morte.
L'anno prossimo si celebreranno 800 anni dalla sua morte.
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