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Un convegno per riscoprire come Teresa parla ai laici
Vi aspettiamo al nostro convegno. Sabato dalle ore 10.00 nella sala convegni della casa di spiritualità dei Padri Carmelitani scalzi di Maddaloni.
Il mio Maestro
Con Elisabetta della Trinità ci eleviamo ai suoi "Tre"
Con la preghiera di Elisabetta della Trinità, carmelitana scalza di Digione di cui presto sarà celebrata la canonizzazione, viviamo oggi la Solennità della SS. Trinità.
Della beata, S. Giovanni Paolo II ebbe modo di dire:

«È sorprendente come, giovanissima, in una vita laicale simile a quella dei suoi numerosi amici, ella abbia conosciuto un’esperienza molto profonda della presenza di Dio in lei, della grandezza dell’amore di Dio. Al Carmelo ella ha offerto totalmente la sua vita, persino in dure prove, irraggiando attorno a sé la gioia di essere amata da Dio e di essere abitata dalle divine persone che ella amava chiamare familiarmente “i miei Tre”»

Il dono di un "ardentissimo amore"
"Se la vostra mente si mantiene sempre tra il Padre e il Figlio, interverrà lo Spirito Santo ad innamorare la vostra volontà col suo ardentissimo amore". (Teresa di Gesù, Cammino di perfezione 27, 7)
In breve i 7 doni dello Spirito Santo spiegati da papa Francesco
clicca qui
Abbiamo cominciato la novena delle rose. Chi ci legge si unisca
"Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20)
Una Novena di preghiera e d'intercessione è un'antica tradizione della Chiesa che si ispira alla preghiera fatta con un cuore solo dagli apostoli, riuniti attorno a Maria nel Cenacolo, durante i nove giorni che separano l'Ascensione del Signore dalla discesa dello Spirito Santo il giorno di Pentecoste (At 2,1-4). Non è devozionismo, non è magia, va fatta nello spirito di chi crede di mettersi alla presenza reale di Gesù e del Padre e di parlare con Lui, con l'aiuto di un santo che prima di noi ha percorso un cammino di gioia e di prove e ha deciso di continuare in Cielo il bene che desiderava fare già in vita.
E' la frase del vangelo di Matteo ce ne svela tutta la potenza. Gesù prega con noi. E lo sapeva bene santa Teresina di Gesù Bambino. Amava moltissimo questa pagina di Vangelo.
"Passerò il mio Cielo a fare del bene sulla terra.
Farò scendere una pioggia di rose"
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre, Credo.
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io vi ringrazio per tutti i favori e le grazie di cui avete arricchito l'anima della vostra serva Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, Dottore della Chiesa, durante i suoi ventiquattro anni trascorsi su questa terra e, per i meriti di questa vostra Santa Serva, concedetemi la grazia (qui si formula la grazia che si vuol ottenere), se è conforme alla vostra Santa volontà e per il bene della mia anima.
Aiutate la mia fede e la mia speranza, o Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo; realizzate ancora una volta la vostra promessa di passare il vostro cielo a fare del bene sulla terra, permettendo che io riceva una rosa come segno della grazia che desidero ottenere.
Si recitano 24 "Gloria al Padre" in ringraziamento a Dio per i doni concessi a Teresa nei ventiquattro anni della sua vita terrena. Segue ad ogni "Gloria" l'invocazione: Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, prega per noi.
Noi della fraternità dei Ponti Rossi abbiamo cominciato a pregarla,con l'abbandono fiducioso che c'insegna Teresina e l'orazione teresiana, con una intenzione particolare per una persona che ci sta molto a cuore (se volete unirvi basterà pensare di essere in comunione di preghiera con noi) . Sarà l'occasione per conoscere e far conoscere questa giovane carmelitana, patrona delle missioni, della piccola via e Dottore della Chiesa. Teresa ci aiuterà dal Cielo e ci otterrà quanto desideriamo e c'insegnerà l'abbandono fiducioso fra le braccia di Dio.
LA NOVENA DELLE ROSE.
COME NASCE. Padre Putigan il 3 dicembre 1925, cominciò una novena chiedendo una grazia importante. Per sapere se veniva esaudito, chiese un segno. Desiderava ricevere una rosa in dono quale garanzia di aver ottenuto la grazia. Non fece parola con nessuno della novena che stava facendo. Al terzo giorno, ricevette la rosa richiesta ed ottenne la grazia. Cominciò un'altra novena. Ricevette un'altra rosa ed un'altra grazia. Allora prese la decisione di diffondere la novena "miracolosa" detta delle rose.
Oggi in tutto il mondo si pratica questa novena... La si può cominciare in qualsiasi giorno del mese. Di solito, i devoti ed amici di Teresa, la fanno dal 9 al 17 di ogni mese.
Preghiera per la novena delle rose
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre, Credo.
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io vi ringrazio per tutti i favori e le grazie di cui avete arricchito l'anima della vostra serva Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, Dottore della Chiesa, durante i suoi ventiquattro anni trascorsi su questa terra e, per i meriti di questa vostra Santa Serva, concedetemi la grazia (qui si formula la grazia che si vuol ottenere), se è conforme alla vostra Santa volontà e per il bene della mia anima.
Aiutate la mia fede e la mia speranza, o Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo; realizzate ancora una volta la vostra promessa di passare il vostro cielo a fare del bene sulla terra, permettendo che io riceva una rosa come segno della grazia che desidero ottenere.
Si recitano 24 "Gloria al Padre" in ringraziamento a Dio per i doni concessi a Teresa nei ventiquattro anni della sua vita terrena. Segue ad ogni "Gloria" l'invocazione: Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, prega per noi.
Noi della fraternità dei Ponti Rossi abbiamo cominciato a pregarla,con l'abbandono fiducioso che c'insegna Teresina e l'orazione teresiana, con una intenzione particolare per una persona che ci sta molto a cuore (se volete unirvi basterà pensare di essere in comunione di preghiera con noi) . Sarà l'occasione per conoscere e far conoscere questa giovane carmelitana, patrona delle missioni, della piccola via e Dottore della Chiesa. Teresa ci aiuterà dal Cielo e ci otterrà quanto desideriamo e c'insegnerà l'abbandono fiducioso fra le braccia di Dio.
Il buon pastore offre la vita per le pecore
Commento al Vangelo di oggi (Gv 10,11)
Ciò che più di ogni altra cosa attira su di noi la benevolenza dall'alto è la sollecitudine per il prossimo. Per questo motivo Cristo esige da Pietro questa disposizione: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro? Gli rispose: Certo Signore, tu lo sai che ti voglio bene. Gli disse: Pasci le mie pecore». Perché, lasciando da parte gli altri apostoli, Gesù si rivolge a Pietro facendo riferimento a loro? È perché Pietro era il primo tra gli apostoli, il loro portavoce, il capo del loro collegio, sicché lo stesso Paolo era venuto a consultarlo riconoscendo la sua autorità. (Gal 1,18). Per mostrare bene a Pietro che doveva avere fiducia e che il suo rinnegamento era stato cancellato, Gesù gli conferisce ormai il primato tra i suoi fratelli. Non accenna al suo rinnegamento né lo svergogna a causa del passato. «Se mi ami, gli dice, sii il primo tra i tuoi fratelli; e l'amore ardente che mi hai sempre manifestato con tanta gioia, provamelo ora. La vita che eri sul punto di dare per me, dalla per le mie pecore»...
Ma Pietro è turbato al pensiero che potrebbe avere l'impressione di amare pur non amando veramente. Quanto, dice, ero sicuro di me e categorico nel passato, tanto sono ora confuso. Gesù lo interroga tre volte, e tre volte gli dà lo stesso ordine. Gli mostra così quale valore egli dà alla cura delle sue pecore, poiché la considera la più grande prova di amore per lui.
San Giovanni Crisostomo,
sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Ocds e monache in preghiera per la mamma di p. Saverio
E' deceduta la notte fra il 7 e l'8 maggio la mamma del nostro P. Generale, la signora Ada Leo in Cannistrà (84 anni). I funerali si svolgeranno a Catanzaro oggi 9 maggio, alle ore 15.00.
La comunità ocds dei Ponti Rossi partecipa al dolore di P. Saverio e dei familiari, certa che ora, senza sofferenze, la cara mamma sarà loro più vicina.
La comunità claustrale dei Ponti Rossi domani 10 maggio ricorderà la mamma di p. Saverio nella S. Messa delle ore 7.20.
La comunità ocds dei Ponti Rossi partecipa al dolore di P. Saverio e dei familiari, certa che ora, senza sofferenze, la cara mamma sarà loro più vicina.
La comunità claustrale dei Ponti Rossi domani 10 maggio ricorderà la mamma di p. Saverio nella S. Messa delle ore 7.20.
Speranza e Gioia piena
Il Vangelo odierno (Gv 16,23b-28) che riportiamo di seguito, ci guida nel tema che è stato affrontato oggi sulla meditazione che deve concludersi con un atto di speranza, con la fiducia dell'aiuto.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».
Ci è ordinato di adorare e onorare quello stesso Verbo che sappiamo essere nostro Salvatore e guida, e per mezzo di lui il Padre; non in alcuni giorni stabiliti, ma continuamente, per tutta la vita e in ogni modo. “Sette volte al giorno io ti lodo “(Sal 119, 164) esclama il popolo eletto... Perciò chi conosce Dio lo onora non in un luogo stabilito in un determinato tempo, né solo nei giorni di festa comandati, ma per tutta la vita, in ogni luogo, tanto se si trova solo, quanto se con lui ci sono altri che praticano la stessa fede. Onora Dio rendendogli grazie per la conoscenza della vita retta...
Se la presenza di una persona buona spinge al meglio e forma chi la frequenta col suo esempio e con la riverenza che ispira, quanto più colui che sta sempre in compagnia di Dio per mezzo della conoscenza, dello stile di vita e dell’azione di grazie, diventerà sempre migliore nel comportamento, nelle parole e nei sentimenti?... Vivendo per tutta la vita un giorno di festa continuo, persuasi che Dio è presente ovunque, lo lodiamo coltivando i campi, se siamo in mare gli cantiamo inni, e in ogni altra circostanza della vita ci comportiamo come “cittadini del cielo” (cfr. Fil 3,20).
La preghiera è un colloquio intimo con Dio e Dio presta continuamente l’orecchio a questa voce interiore... Sì, il vero uomo spirituale prega durante tutta la sua esistenza, perché pregare è per lui un cercare l'unione con Dio; perciò rifiuta tutto ciò che è inutile, in quanto è già arrivato a quello stato in cui ha già ricevuto, in certa misura, la perfezione, che consiste nell’agire per amore... Tutta la sua vita è una sacra liturgia.
Se la presenza di una persona buona spinge al meglio e forma chi la frequenta col suo esempio e con la riverenza che ispira, quanto più colui che sta sempre in compagnia di Dio per mezzo della conoscenza, dello stile di vita e dell’azione di grazie, diventerà sempre migliore nel comportamento, nelle parole e nei sentimenti?... Vivendo per tutta la vita un giorno di festa continuo, persuasi che Dio è presente ovunque, lo lodiamo coltivando i campi, se siamo in mare gli cantiamo inni, e in ogni altra circostanza della vita ci comportiamo come “cittadini del cielo” (cfr. Fil 3,20).
La preghiera è un colloquio intimo con Dio e Dio presta continuamente l’orecchio a questa voce interiore... Sì, il vero uomo spirituale prega durante tutta la sua esistenza, perché pregare è per lui un cercare l'unione con Dio; perciò rifiuta tutto ciò che è inutile, in quanto è già arrivato a quello stato in cui ha già ricevuto, in certa misura, la perfezione, che consiste nell’agire per amore... Tutta la sua vita è una sacra liturgia.
San Clemente d'Alessandria (150-ca 215),
Vicino, presente, fedele...il tuo Dio
Si è svolto dal 21 al 23 aprile nella Casa di Spiritualità dei Padri a Maddaloni, il primo modulo della Scuola Carmelitana di Formazione ocds, promosso dal Consiglio Provinciale, con la supervisione della presidente Rossana Sabatiello.
Ad accompagnare in questo percorso formativo, p. Luis Jorge González, ocd, professore di psicologia e di spiritualità al Pontificio Istituto di Spiritualità Teresianum e alla Pontificia Università Gregoriana; p. Luigi Gaetani ocd Superiore Provinciale e presidente della Conferenza Italiana Superiori Maggiori (Cism) e p. Arturo Beltràn ocd, responsabile della Biblioteca Carmelitana di Maddaloni, licenziato in Storia Ecclesiastica e assistente di alcun fraternità ocds.
Il percorso formativo di cui si è fatto cenno sia nel blog dell'ocds sia nel sito della provincia napoletana partiva da un tema prettamente teresiano: il Dio vicino.Come p. Luis Jorge ha spiegato citando San Giovanni della Croce il mistico sperimenta che Dio si rivela qui, ora, dando un assaggio di una gioia infinita. E si rivela definendo se stesso non "il Creatore", non "il Signore", ma il "Dio tuo". E questa presenza c’è nella creazione, nell’inabitazione trinitaria e nell’essere uniti in Dio (cosmo e creature), nella vicinanza di Gesù, nel suo essere accanto a ciascuno e tra di noi; ma soprattutto nella Parola (Regola) e nell’Eucaristia..
Di questo “esserci vicino” Teresa d’Avila ne parla nel 14° capitolo del libro della Vita quando scrive:
Dio, nella sua grandezza, vuole che quest’anima intenda che Sua Maestà le è così vicino da non esservi più bisogno dell’invio di messaggeri: occorre solo che essa parli con lui e senza bisogno di emettere la voce, perché egli ormai le sta così vicino che dal movimento delle labbra la intende.
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