Secondo giorno del triduo in preparazione della festa di S. Elisabetta

 Anche per S. Elisabetta della Trinità il Natale aveva un significato profondo. In una lettera del 30 dicembre del 1903 indirizzata alle zie Elisabetta della Trinità annotava con emozione: 

“Questa volta Gesù stava per nascere non più nella mangiatoia, ma nella mia a n i m a … p e r c h é è veramente l’Emmanuele, il Dio con noi”.  “O grazia, o stupendo prodigio, per me sei venuto, per me!”. 

E l’anno successivo in una lettera al canonico Angles: 

“La vigilia… mi sono trovata nel silenzio solenne del coro, vicino a Lui, e ripetevo con gioia e a me stessa: “Egli è il mio tutto, il mio unico tutto”. Che gioia, che pace dona all’anima questo pensiero! Gesù è solo e io gli ho dato tutto”..

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