Ricordiamo oggi il b. Francesco Palau. Nato il 29 dicembre 1811 ad Aytona in Spagna, a 17 anni entrò nel seminario di Lèrida. Completato il triennio di studi filosofici e concluso il primo corso di teologia, nel 1832 passò nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi dove l'anno successivo emise i voti. Costretto da circostanze politiche a vivere da ex claustrato, poté ricevere l'Ordinazione Sacerdotale a Barbastro nel 1836. Dopo un lungo periodo di permanenza in Francia (1840 - 1851), ritornò in Spagna e si dedicò al ministero della predicazione e delle missioni popolari, specialmente a Barcellona e nelle Isole Baleari. Fu lì che negli anni 1860 - 1861 si occupò dell'organizzazione di alcuni gruppi femminili dando origine a quelle che oggi si chiamano le Suore Carmelitane Missionarie Teresiane e le Suore Carmelitane Missionarie. Fondò anche una famiglia di Fratelli della Carità, oggi estinta. Morì a Tarragona il 20 marzo 1872.
Durante la cerimonia della beatificazione (Basilica di S. Pietro, 24 aprile 1988) papa Giovanni paolo II disse: Un’altra personalità ecclesiale, che nella sua attività apostolica si sforzò di imitare Gesù, Buon Pastore, è il nuovo beato Francisco Palau y Quer. Questo religioso, carmelitano scalzo, fece della sua vita sacerdotale una offerta generosa alla Chiesa, gregge di Cristo. Nelle sue lunghe ore di contemplazione e nel suo apostolato, fu sempre concentrato sul mistero della Chiesa. Di essa dirà: “Nel giorno in cui sono stato ordinato sacerdote, sono stato consacrato, attraverso l’ordinazione, al tuo servizio, sono stato consegnato a te, Chiesa, e da quel giorno non appartengo più a me stesso, tuo sono e tue le mie azioni, per quanto sono e ho” (Francisco Palau y Quer “Mis relaciones con la Iglesia”, 503). Si consegna al suo servizio con entusiasmo perché la sente come una madre tenera e amorosa, e la ama come una sposa pura e santa.
Quando la persecuzione religiosa l’obbligò a lasciare il convento carmelitano di Barcellona, si dedicò, dopo averla contemplata in solitudine a Eirissa, a studiare questo mistero di comunione che è il corpo mistico di Cristo, giungendo alla convinzione che nell’amore per la Chiesa si realizza il grande precetto cristiano dell’amore per Dio e per i fratelli.
Animato da questo amore Francisco Palau giunge ad esclamare: “La mia missione è di annunciare ai popoli che tu, Chiesa, sei infinitamente bella e amabile, e predicare che ti amino. Amore per Dio, amore per il prossimo: questo è l’oggetto della mia missione” (Francisci Palau y Quer “Mis relaciones con la Iglesia”, 341). Realizza questo lavoro di buon pastore attraverso la predicazione e le missioni popolari, e con la catechesi nella “scuola della virtù”.
Alimenta anche la devozione a Maria, che presenta come “l’archetipo perfetto della santa Chiesa” (Francisco Palau y Quer “Mis relaciones con la Iglesia”, 331).Ma l’opera prediletta del padre Palau è la fondazione del Carmelo Missionario, che si ispira alla santa riformatrice e a san Giovanni della Croce. Le sue figlie spirituali (le Carmelitane Missionarie e le Carmelitane Missionarie Teresiane) incarnano e prolungano nella Chiesa lo spirito di questo apostolo. Fedeli al suo carisma, desiderano farsi presenti “là dove la carità compie le sue azioni e funzioni”.
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