Si è svolto oggi nella Casa di Spiritualità dei Carmelitani Scalzi della Provincia Napoletana, a Maddaloni, il ritiro di Avvento per le comunità ocds della Campania. Tema dell'incontro l'annuncio dell'Incarnazione del Verbo, attraverso l'analisi di due passi del Nuovo Testamento: il Prologo del vangelo di Giovanni (Capitolo 1, 1-18) e il vangelo di Luca sull'Annunciazione (Capitolo 1, 26-38).
Un racconto quasi lirico del mistero del Verbo in Giovanni s'intreccia con il racconto realistico di Luca, di ciò che avvenne a Maria quando ebbe l'Annuncio dall'Angelo.
Padre Andrea L'Afflitto ci ha aiutato alla comprensione dell'Incarnazione facendo riferimento a queste due pagine evangeliche vibranti di mistero e di profezia, ai salmi, a una catechesi di Papa Benedetto XVI, a un'omelia di Papa Francesco e alla spiritualità carmelitana.
CON GIOVANNI DI FRONTE AL MISTERO DI DIO.
Con l'evangelista Giovanni - ha spiegato - siamo di fronte al mistero del Verbo incarnato "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (v. 14) Il mistero cristiano, accolto e annunciato da sempre, è - come disse papa Benedetto XVI - "parola centrale della fede cristiana" (udienza generale del 9 gennaio 2013 ). I Padri hanno riflettuto molto sul versetto 14 perché quel "farsi carne" ha un significato particolare. L'evangelista non dice "Il Verbo si fece uomo, ma carne".
«La parola “carne” - sono le parole di Benedetto XVI - secondo l'uso ebraico, indica l’uomo nella sua integralità, tutto l'uomo, ma proprio sotto l’aspetto della sua caducità e temporalità, della sua povertà e contingenza. Questo per dirci che la salvezza portata dal Dio fattosi carne in Gesù di Nazaret tocca l’uomo nella sua realtà concreta e in qualunque situazione si trovi».
Io ho bisogno di un Dio vicino che si faccia mio fratello capace di soffrire -- scrisse nel 1895 Teresa di Gesù Bambino (“Oh, se potessi avere un cuore ardente d’amore che resti il mio sostegno, non m’abbandoni mai, che ami tutto in me, persino la mia debolezza, e non mi lasci mai, né il giorno né la notte. Non ho trovato mai creatura capace d’amarmi a tal punto e senza mai morire, di un Dio ho bisogno, che assunta la mia natura si faccia mio fratello, capace di soffrire”).
Quel Dio che si fa carne e diventa fragile come noi è anche "carne" che nutre, che viene a prendere dimora nella vita di ciascuno di noi. Il Verbo è Sapienza di Dio, è il Figlio che dall'eternità, è Parola creatrice (Dio disse: Sia Luce...).
CON LUCA NEL MISTERO DI UN DIO CHE NASCE DA DONNA
Luca non ha lo sguardo contemplativo di Giovanni e racconta con grande semplicità che la giovane Maria è una creatura docile su cui Dio stende la sua Grazia come un'ombra. Il Verbo s'incarna in Maria. E Maria genera Cristo. Ma perché diciamo che l'incarnazione riguarda anche noi? Perché se Maria è segno della Chiesa che genera Cristo e continua a generarlo attraverso la Parola e i Sacramenti, anche noi che siamo Chiesa siamo chiamati a essere "madri" di Dio, di quella Parola che diviene vita e segno di donazione e di salvezza per l'altro.
TI COPRIRA' CON LA SUA OMBRA
«Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra», si sentì rassicurare Maria dall’Angelo (Lc 1,35). L'immagine dell'ombra, ha spiegato p. Andrea - ricorre spesso nella Sacra Scrittura con diversi significati. Spesso si legge "nell'ombra della morte" (anche nel Cantico di Zaccaria in Lc 1, 68-79) perché l'ombra è assenza di luce, di vita; ma si legge anche "Vorrei abitare nella tua tenda per sempre, vorrei rifugiarmi all'ombra delle tue ali" (salmo 61,5) oppure "Chi abita al riparo dell'Altissimo passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente" (salmo 90/91); "L'uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa" (143/144). Sì, perché l'ombra è anche riparo, ristoro, protezione "Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano,(Isaia 51,16). Potremmo fare tanti esempi. Il mistero in Maria si compie sotto l'ombra dell'altissimo, al riparo e in silenzio.
L'IMPORTANZA DEL SILENZIO.
Quando nel gennaio 1964, Paolo VI visitò la Terra santa e si recò nella Basilica dell'Annunciazione a Nazareth disse: “Qui tutto parla e tutto ha un senso…Una lezione di silenzio: il silenzio di Nazareth ci insegna il raccoglimento, l'interiorità, la disposizione all'ascolto delle parole dei veri maestri…Una lezione di vita familiare: Nazareth ci insegna cosa è la famiglia, la sua comunione di amore, il suo carattere sacro ed inviolabile…Una lezione di lavoro: la «casa del figlio del carpentiere". E proprio ispirandosi a questo discorso che papa Francesco - ha spiegato p. Andrea - nella sua omelia a Santa Marta del 20 dicembre 2013: «È l’ombra di Dio — ha spiegato il Pontefice — che nella storia della salvezza sempre custodisce il
mistero». È «l’ombra di Dio che accompagnò il popolo nel deserto». Tutta la storia della salvezza
mostra che «il Signore ha sempre avuto cura del mistero. E ha coperto il mistero. Non ha fatto
pubblicità del mistero». Infatti «il mistero che fa pubblicità di sé non è cristiano, non è mistero di
Dio. È una finta di mistero. .. quando la Madonna riceve dall’angelo l’annuncio del Figlio «il mistero della sua
maternità personale» rimane nascosto».
UN MISTERO CHE PUO' RIPETERSI NELL'ANIMA
"O fuoco consumatore, Spirito d'amore, scendete sopra di me, affinché si faccia nella mia anima, come un'incarnazione del Verbo, ed io sia per lui un'aggiunta d'umanità, nella quale egli rinnovi tutto il suo mistero." E' la testimonianza di una carmelitana scalza, S. Elisabetta della Trinità. E nell'anima l'esempio di Maria è esempio e segno di carità è, per dirla con S. Teresa di Gesù, la coabitazione in noi di Marta e Maria, azione e contemplazione.
Numerosi i partecipanti al ritiro a Maddaloni terminato con una bella condivisione sulla meditazione della mattina. La giornata si è conclusa con la recita comunitaria dei Primi Vespri della Domenica.
Il bello di questi incontri è che sono un punto di partenza per ciascuno di noi per riascoltare, per approfondire, per sentirsi anche confermati nella vocazione carmelitana e proseguire con una maggiore consapevolezza il cammino dell'Avvento.
PER APPROFONDIRE
Ascolta l' audio della meditazione di p. Andrea
Spunti suggeriti da p. Andrea
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