Sant’Agostino
invitava a “lasciarsi portare dal legno
della Sua umiltà” e scriveva ancora “Vuoi essere un grande? Comincia con
l'essere piccolo. Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo? Costruisci
prima le fondamenta dell'umiltà”.
“Il vero
umile non è mai sicuro delle sue virtù”, dice la santa. È lo stesso Gesù ad
invitarci a essere come Lui “miti e umili di cuore”. Del resto anche lui, come
tutti gli ebrei pregava con i salmi e uno di questi, il 131, esalta i frutti dell’umiltà:
"Signore, non si inorgoglisce il mio
cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose
grandi, superiori alle mie forze; lo sono tranquillo e sereno come bimbo
svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia".
Noi dobbiamo imparare ad assorbire come una spugna ogni parola della santa
madre, perché il suo messaggio è attualissimo.
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