Teresa ci suggerisce d'essere umili



Sant’Agostino invitava a “lasciarsi portare dal legno della Sua umiltà” e scriveva ancora “Vuoi essere un grande? Comincia con l'essere piccolo. Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo? Costruisci prima le fondamenta dell'umiltà”.


S. Teresa ha amato molto questo santo. Ne parla nel Libro della Vita, citando il capitolo ottavo delle Confessioni, in cui Sant'Agostino descrisse il momento decisivo della sua risposta a Dio. Teresa vi si era riconosciuta. Così ha fatto propria la sua “lezione” sull'umiltà. Nella prima parte del “Cammino di perfezione” si è soffermata sul valore dell’umiltà. Vi ritorna spesso a dimostrare quanti sia consapevole, per esperienza, della fatica che comporta acquisire la povertà di spirito ma anche della sua necessità per il nostro cammino di trasformazione (non a caso è la prima beatitudine di cui parla Gesù).

 Il vero umile non è mai sicuro delle sue virtù”, dice la santa. È lo stesso Gesù ad invitarci a essere come Lui “miti e umili di cuore”. Del resto anche lui, come tutti gli ebrei pregava con i salmi e uno di questi, il 131, esalta i frutti dell’umiltà: "Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze; lo sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia". Noi dobbiamo imparare ad assorbire come una spugna ogni parola della santa madre, perché il suo messaggio è attualissimo.


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