Guidati dalla Parola di Dio e dalle riflessioni di p. Roberto
Se
osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato
i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose
perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15, 10-11)
Una Parola che il padre carmelitano ci ha aiutato a interiorizzare soffermandosi su alcune frasi che a una lettura veloce potrebbero sfuggire. E invece, come c'insegna il Carmelo, la stessa Parola di Dio può far sgorgare in noi una preghiera spontanea, intima, personale con il Signore.
Riprendiamo alcuni
passaggi dell'omelia di p. Pirastu:
Sottolineando che la liturgia della Parola oggi ci propone più volte il termine AMORE, una parola semplice, grande e, forse, troppo abusata, P. Roberto ci ha suggerito di soffermarci su una frase che ha colpito anche lui: Gesù dice “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. Allora ricordiamoci sempre e ringraziamo perché tutto quello che Gesù ha detto ai discepoli e anche noi ce lo ha detto con questo scopo: donarci la gioia. È una di quelle frasi con una forza incredibile. Spesso – ha sottolineato – quando ascoltiamo i comandamenti o qualcosa della nostra regola pensiamo che ci limitino in qualche modo nella libertà. E invece Gesù, dopo il comandamento dell’amore reciproco, ci dice “vi ho detto questo perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”.
Tutto ciò che ha detto
e ci ha tramandato è la gioia. Non quella spicciola, fugace ma una gioia
profonda. Spesso parla nel Vangelo di vera vita e vera gioia. Magari in momenti
difficili abbiamo fatto esperienza della gioia di essere cristiani, figli di un
Dio che non solo promette la sua vicinanza ma la realizza. Come dice s. Teresa "Solo Dio basta". Ed è questa la pienezza di vita. E’ lui che riempie la nostra
vita e le dà senso. Questa certezza della nostra fede ci dona gioia. Uniti consapevolmente
a Gesù siamo nella gioia
Gesù è presente in noi e invita a restare nel suo amore, a essere connessi a lui. (“Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore). Come? Nel Vangelo Gesù è molto chiaro ed esigente: bisogna amare, amarsi l’un l’altro. E qui che l’amore è sì difficile, forse non sarà corrisposto, ma ha molto più senso. Ed è la via per vivere questa gioia di cui ci parla Gesù.
Parole
ascoltate nel silenzio. Una celebrazione molto sentita, e non solo dai tre rami
dell’Ordine Carmelitano, ma anche dall’assemblea dei fedeli abituali della
domenica, rispettosi non soltanto dell’atmosfera di raccoglimento che si respira
in un monastero carmelitano, ma attenti e raccolti anch’essi nella preghiera.
Al termine delle celebrazione la comunità ocds dei carmelitani scalzi ha trascorso qualche minuto con p. Roberto, in procinto di visitare la comunità claustrale per poi partire per la Puglia.
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