Il Carmelo nasce in Terra Santa da questo movimento eremitico penitenziale, tra la fine del 1100 e gli inizi del 1200. Un movimento che è stato riconosciuto dai Pontefici, e questo gruppo è stato assimilato agli ordini mendicanti nella metà del XIII secolo, quando questi eremiti giungono in occidente e avviano un nuovo processo di discernimento con i Pontefici e attraverso delle modifiche vengono poi riconosciuti come ordine mendicante al pari dei Francescani, dei Domenicani e degli Agostiniani, che a quel tempo erano degli Ordini maggiori.
Abbiamo nella regola un certo B, che secondo la tradizione sarebbe S. Brocardo, altri dicono un certo Bertoldo di Calabria. Non abbiamo un nome, però in quella B che sarebbe il priore, a cui viene indirizzata la formula di vitae, da parte di S. Alberto, il patriarca di Gerusalemme, in quel priore ritroviamo raggruppata, rappresentata la comunità di questi frati eremiti. Per cui è interessante che agli inizi del Carmelo non abbiamo un singolo fondatore ma abbiamo una comunità fondatrice. Quasi a dire che alle origini del Carmelo c'è la fraternità, che ha sentito da Dio l'impulso a vivere la vocazione contemplativa. E' la comunità Carmelitana che vive, testimonia questa vocazione di essere una fraternità. E anche l'opera di S. Teresa punta tutto su un nuovo tipo di fraternità, di comunità. Sul modello apostolico così come troviamo nella nostra Regola un modello che punta sull'essenziale del Vangelo.
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