Siamo alla vigilia della Solennità della Vergine del Carmelo. L'esperienza del mistero mariano è indissolubilmente unita alla spiritualità carmelitana . Abbiamo visto che Teresa di Gesù che le si affidò appena ebbe perso la mamma altre figure carmelitane hanno dedicato a lei meditazioni e preghiere: il Beato Francesco Palau y Quer ha contemplato la Madonna come figura perfetta della Chiesa (Le mie Relazioni); Teresa di Lisieux, fu colpita dalla semplicità di Maria e del suo "cammino" attraverso gli episodi del Vangelo; S. Elisabetta della Trinità nutrì sentimenti di tenerezza verso la Vergine Maria, definendola ora "Lode di Gloria", ora "Specchio di Giustizia", oppure "Janua coeli", la porta che introduce nel mistero di Cristo e dello Spirito. Edith Stein nelle sue opere dedica splendide pagine alla Vergine, presentandola come donna, tipo perfetto della Chiesa, Madre universale nella sua cooperazione a Cristo e allo Spirito, ai piedi della Croce.
La devozione allo scapolare della madonna del Carmelo si lega alla figura che oggi l'Ordine ricorda, S. Simone Stock, al quale la Vergine donò questa parte dell'abito monastico. Si trova traccia di questo indumento già nella regola di San Benedetto: era indossato durante il lavoro per proteggere l'abito monastico, ma nel Carmelo i religiosi e le religiose lo hanno indossato come parte fondamentale dell'abito. In un periodo difficile della storia dell'Ordine Simone Stock molto devoto alla santa Vergine, affidò alla protezione della Vergine tutto l'Ordine, pregandola del dono di qualche privilegio e compose per lei la sequenza che ancor oggi intoniamo e consideriamo l'inno ufficiale dell'Ordine: il Flos Carmeli.
Si racconta in un Santorale dell'Ordine di una speciale visione avuta da Stock dopo questa richiesta: la Vergine, contornata di angeli, si china verso di lui per vestirlo con lo scapolare, ancor oggi segno di appartenenza alla famiglia carmelitana.
Oggi, invece, vorremmo richiamare l'attenzione sulle dolcissime parole con cui Simone Stock pregava la Vergine, definendola "fiore del Carmelo", "vite fiorente", "Stella del mare" e soprattutto "Madre mite". Questa è l'immagine di Maria che, agli inizi del suo cammino nel Carmelo, ha la nostra santa Madre Teresa. E in queste parole, noi dobbiamo trovare il senso del nostro sentirci parte di questa famiglia che si è consacrata alla Vergine Maria. E' lei, la forte armatura dei combattenti, con la sua granitica fiducia nel Signore. E' lei il giglio che cresce fra le spine, la purezza che il male non riesce a ferire. In lei la gioia della fede, il senso di protezione. Maria è nostra madre; è lei che c'insegna il senso della maternità, dell'aver cura dell'altro. Ecco il senso della nostra consacrazione alla Vergine, dell'indossare l'abito o l'abitino (lo scapolare): sforzarci di vivere come ha vissuto lei la gioia di abbandonarsi alla volontà di Dio.
Stasera recitiamo i Primi Vespri della Solennità
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