Mettiamoci anche noi come i discepoli, intorno a Maria e impariamo da lei l'intimo colloquio di amicizia con Gesù, come fece seguendo l'esempio di Teresa anche il beato Tito Brandsma:
Se
desideriamo conformare noi stessi a Maria, per poter godere pienamente
dell’intimità con Dio, seguendo il suo esempio, dobbiamo essere necessariamente
“altri Maria”. Dobbiamo permettere che Maria viva in noi. Maria non dovrebbe
essere una realtà esterna al Carmelitano. Egli dovrebbe vivere una vita così
simile a quella di Maria, da vivere con, in attraverso e per Maria. … La nostra
devozione a Maria deve tendere a far di noi quasi delle altre madri di Dio, in
modo che sia concepito anche in noi e generato da noi. Il mistero
dell’incarnazione ci ha rivelato che l’uomo vale molto per Dio e che Dio vuole
essere intimamente unito all’uomo. … Noi dobbiamo cercare di somigliare a
Maria, soprattutto perché riconosciamo la sua perfezione come la più alta che
una creatura per grazia di Dio ha mai potuto raggiungere. Questa perfezione può
venir portata anche in noi ad un alto livello, se ci rispecchiamo in Maria e ci
uniamo a lei.
(T. Brandsma, La bellezza del Carmelo)
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