Tra le beatitudini quella tratta dal Vangelo di Matteo (Mt 5,1-12) è le più conosciute e ricordate. Questa domenica leggiamo la versione del Vangelo di Luca. Tra i due sinottici ci sono notevoli differenze. Non solo perché, secondo Matteo, Gesù fa il suo discorso in cima ad una montagna e secondo Luca, in un luogo pianeggiante: esistono differenze importanti anche nel contenuto. Lo spiega P. Bruno Moriconi ocd nella suo settimanale Meditazione sul Vangelo della Domenica. Clicca qui per leggerla.
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Ripresi i nostri incontri di formazione
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La tela di Mattia Preti che ritrae l'Evangelista San Luca |
Inaugurato con una celebrazione Eucaristica, presieduta da p. Aniello, passionista, è cominciato un nuovo capitolo formativo,
in presenza, dopo il lungo periodo di sosta dovuto alla pandemia. Quest'anno, in attesa di condividere con le comunità dell'ocds d'Italia il percorso scandito dai quaderni di formazione, la
fraternità dei Ponti rossi, è stata guidata dall'incaricato alla formazione all'approfondimento del Vangelo di Luca.
in presenza, dopo il lungo periodo di sosta dovuto alla pandemia. Quest'anno, in attesa di condividere con le comunità dell'ocds d'Italia il percorso scandito dai quaderni di formazione, la
fraternità dei Ponti rossi, è stata guidata dall'incaricato alla formazione all'approfondimento del Vangelo di Luca.
Medico, pittore, "portatore di luce" (come indica il suo
nome), l'evangelista - che è stato anche definito da Dante Alighieri scriba mansuetudinis Christi, lo scriba della mansuetudine di Gesù (nell'opera "De Monarchia") - è considerato anche il primo storico
della Chiesa.
Al termine dell'introduzione c'è stata la riflessione della
presidente sul brano del capitolo settimo (Lc 7, 11-17).
I contributi
- San Luca e il suo Vangelo scarica da qui l'introduzione
- La vedova di Nain (Luca 7, 11-17) scarica la riflessione
"Armati" solo della Parola
Meditiamo il Vangelo di oggi con... p. Ermes Ronchi
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi quelli che vi lavorano! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi chi lavori nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
La messe è abbondante, ma sono pochi quelli che vi lavorano. Gesù insegna uno sguardo nuovo per muoverci nel mondo: la terra matura continuamente spighe di buonissimo grano. Insegna un modo nuovo di guardare l'umanità: la vede come un campo traboccante di un'abbondanza di frutti.
Noi abbiamo sempre interpretato questo brano come un lamento sul tanto lavoro da fare e sulla scarsità di vocazioni sacerdotali o religiose. Ma Gesù dice qualcosa di molto più importante: il mondo è buono. C'è tanto bene sulla terra. Sa che il padre suo ha seminato bene nei cuori degli uomini: molti di essi vivono una vita buona, tanti cuori inquieti cercano solo un piccolo spiraglio per aprirsi verso la luce, tanti dolori solitari attendono una carezza per sbocciare alla fiducia.
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