So che in me non mancano l’amore e il desiderio di aiutare,
per quanto mi è possibile, le mie sorelle a progredire molto nel servizio del
Signore, e questo mio amore, unitamente agli anni e all’esperienza che ho di
alcuni monasteri, può forse aiutarmi a riuscire in piccole cose meglio dei
teologi. Costoro, per il fatto di avere altre occupazioni più importanti e di
essere uomini forti, non prestano troppa attenzione a cose che in se stesse non
sembrano di alcun valore, mentre tutto può recar danno a chi è così debole come
noi donne, essendo molti i cavilli del demonio per le monache di stretta
clausura, contro le quali vede che gli sono necessarie armi nuove. Io, nella mia
miseria, mi sono difesa assai male, pertanto vorrei che le mie sorelle
imparassero dal mio esempio. Non dirò nulla che non sia frutto d’esperienza, o
per averla provata in me o per averla osservata in altre anime (Dal Cammino di perfezione)