Il Cielo anche quando si soffre

Oggi, memoria di S. Teresa di Los Andes, chiediamole l'intercessione di guidarci nel nostro cammino nel Carmelo secolare. Ha superato con fede tante difficoltà (come dimostrano i tre brani che seguono) quindi può aiutarci!
«Non so quello che mi succede. E' una tristezza interiore così grande che mi sento isolata da tutto il mondo. Mi ripugna tutto e tutto mi stanca. Infine ieri, grazie a Dio, ho potuto meditare e sentire devozione e amore: cosa che il Signore non mi dava più da tempo, nemmeno nella Comunione. Infine, questi due mesi di sofferenza sono stati due mesi di Cielo... Ho offerto tutto a Gesù e gli ho chiesto di darmi la sua croce(...). Ho preso la risoluzione di vivere molto allegra esternamente» (Diario, XXXIII, 13 settembre 1917).
«Gesù mio, ti amo. Sono tutta tua. Mi abbandono interamente alla tua divina volontà.Dammi la tua croce, ma dammi anche la forza per portarla. Non mi importa se mi dai l'abbandono del Calvario o la gioia di Nazareth. Mi importa solo di vedere contento Te. Non mi importa di non sentir niente, di essere insensibile come una pietra perché, o mio piccolo Gesù, so che tu sai che io ti amo. Dammi la Croce. Voglio soffrire per Te, ma insegnami a soffrire con amore, con gioia, con umiltà (...). Non desidero di essere felice io, ma che Tu sia felice» (Diario, XXXIV, 17 ottobre 1917).
 «Gesù mi chiede di essere santa. Di fare il mio dovere a perfezione. Il dovere – così mi ha detto – è la croce. E sulla Croce c'è Gesù. Voglio essere crocifissa. Mi ha detto di salvargli le anime. Glielo ho promesso. Mi ha detto anche di consolarlo, perché si sentiva abbandonato. Mi ha attirato sul suo cuore... Mi accorgo che si impadronisce del mio essere. Lo amo» (Diario, XXXIV, 17 ottobre 1917