Comincio il mio mese di maggio
invocando Maria, perché
mi insegni la sua libertà di cuore: quella purezza che mi lega a Dio soltanto.
Il piede leggero di Maria percorre le strade del Figlio suo: Nazaret, le montagne di Giuda, Betlemme, Egitto; Nazaret, Gerusalemme e poi ancora Nazaret, in una lunga stagione che è il silenzio del Verbo che ascolta le parole degli uomini per poter esprimere il messaggio di Dio con parole d'uomo.
Poi ancora quel discreto seguire Gesù; a Cana e a Cafarnao, per scomparire praticamente durante la vita pubblica e ritornare nella sua Ora, nei luoghi dei grandi incontri, il Calvario ed il Cenacolo, a Gerusalemme.
Il piede leggero di Maria percorre le strade del Figlio suo: Nazaret, le montagne di Giuda, Betlemme, Egitto; Nazaret, Gerusalemme e poi ancora Nazaret, in una lunga stagione che è il silenzio del Verbo che ascolta le parole degli uomini per poter esprimere il messaggio di Dio con parole d'uomo.
Poi ancora quel discreto seguire Gesù; a Cana e a Cafarnao, per scomparire praticamente durante la vita pubblica e ritornare nella sua Ora, nei luoghi dei grandi incontri, il Calvario ed il Cenacolo, a Gerusalemme.
Questo itinerario esterno non è che il simbolo di un
pellegrinaggio costante del cuore, di un'avventura mai finita, di una vita
aperta alle imprevedibili sorprese di Dio.
La pienezza di grazia non è estatica; il suo sì non è una tranquilla garanzia o un dono, pur eroico, che permette ormai di vivere di rendita. Maria cammina; cammina sempre.
La pienezza di grazia non è estatica; il suo sì non è una tranquilla garanzia o un dono, pur eroico, che permette ormai di vivere di rendita. Maria cammina; cammina sempre.
Il Vangelo mariano letto in prospettiva dinamica ci permette di
cogliere la vita della Vergine come un cammino: la via Mariae.
p. J. Castellano C ocd