Quella che la chiesa venera oggi come S. Maria Maddalena del Verbo Incarnato, era una discendente della nobile famiglia fiorentina Pazzi che ordì una congiura contro i Medici. Nata il 2 Aprile 1566 a Firenze, nel 1582 (anno in cui morì Teresa d'Avila che nel 1562 aveva riformato il Carmelo) entrò nel Carmelo di antica osservanza, nel monastero di S. Maria degli Angeli
e lì fece la sua professione. Essendo malata, la cerimonia si svolse in
infermeria, il 27 Maggio 1584, per la festa della SS.
Trinità.
La sua vita interiore fu molto intesa e le sue consorelle trascrissero gran parte delle sue meditazioni spontanee. Definita da papa Benedetto XVI maestra degli spirituali fu anche indicata come patrone dell'ordine secolare carmelitano. Morì il 25 Maggio 1607.
Ci stiamo preparando alla solennità della Pentecoste. Ecco dunque un pensiero di S. Maria Maddalena dei Pazzi sullo Spirito Santo:“vien, come fonte, diffondendosi nell’anima e l’anima si annega in Lui. E sí come dua fiumi, sboccando, si uniscono insieme a tale che il minore di essi lassa il suo nome, pigliando quello del maggiore, così fa questo Spirito divino quale viene nell’anima per unirsi con lei. Ma bisogna che essa che è la minore perda il nome e lascilo allo Spirito Santo. E deve ciò fare con trasformarsi tanto in esso Spirito che divenga con Lui una stessa cosa”