A 150 anni dalla proclamazione di San Giuseppe a patrono della Chiesa universale, con il Decreto Quemadmodum Deus, del Beato Pio IX, il santo Padre Francesco ha stabilito che, dalla data odierna, 8 dicembre, giorno sacro alla Beata Vergine Immacolata e Sposa del castissimo Giuseppe, fino all’8 dicembre 2021, sia celebrato uno speciale Anno di San Giuseppe. Per l'occasione ha firmato oggi una lettera apostolica dal titolo Patris Corde, con la quale il Papa invita ad accrescere l’amore verso questo grande Santo, per essere spinti a implorare la sua intercessione e per imitare le sue virtù e il suo slancio.
L'anniversario ha ispirato ai superiori della Famiglia carmelitana (o. Carm e OCD) una lettera sulla figura di San Guseppe patrono e modello della vita carmelitana.
Per approfondire:
👉 LETTERA APOSTOLICA PATRIS CORDE DEL SANTO PADRE FRANCESCO
👉DECRETO PER LE SPECIALI INDULGENZE
👉 LETTERA DEI SUPERIORI GENERALI DELLA FAMIGLIA CARMELITANA
Non siamo nuovi all'esortazione di affidarci con fiducia a San Giuseppe. Rileggiamo il capitolo 6 del Libro della Vita della nostra santa madre Teresa di Gesù:
(Vita 6, 6-8)
Non fui mai portata a certe devozioni che alcuni praticano, specialmente donne, nelle quali entrano non so quali cerimonie che io non ho mai potuto soffrire, e che a loro piacciono tanto. Poi si conobbe che non erano convenienti e sapevano di superstizione. Io invece presi come avvocato S. Giuseppe e mi raccomandai a lui con fervore.
Questo mio padre e protettore mi aiutò nelle necessità in cui mi trovavo e in molte altre più gravi in cui era in gioco il mio onore e la salute dell’anima mia. Ho visto chiaramente che il suo aiuto fu sempre più grande di quello che avrei potuto sperare.
Questo mio padre e protettore mi aiutò nelle necessità in cui mi trovavo e in molte altre più gravi in cui era in gioco il mio onore e la salute dell’anima mia. Ho visto chiaramente che il suo aiuto fu sempre più grande di quello che avrei potuto sperare.
Non mi ricordo finora di averlo mai pregato di una grazia senza averla subito ottenuta. Ed è cosa che fa meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l’intercessione di questo santo benedetto. Ad altri santi sembra che Dio abbia concesso di soccorrerci in questa o in quell’altra necessità, mentre ho sperimentato che il glorioso S. Giuseppe estende il suo patrocinio su tutte.
Con ciò il Signore vuole darci a intendere che, a quel modo che era a lui soggetto in terra, dove egli come padre putativo gli poteva comandare, altrettanto gli sia ora in cielo nel fare ciò che gli chiede. Ciò han riconosciuto per esperienza varie altre persone che dietro mio consiglio gli si sono raccomandate. Molte altre gli si son da poco fatte devote per aver sperimentato questa verità.
Procuravo di celebrarne la festa con la maggior possibile solennità.
Per la grande esperienza che ho dei favori di S. Giuseppe, vorrei che tutti si persuadessero ad essergli devoti. Non ho conosciuta persona che gli sia veramente devota e gli renda qualche particolare servizio senza far progressi in virtù. Egli aiuta moltissimo chi si raccomanda a lui. È già da vari anni che nel giorno della sua festa gli chiedo qualche grazia, e sempre mi sono vista esaudita. Se la mia domanda non è tanto retta, egli la raddrizza per il mio maggior bene.
Chiedo solo, per amor di Dio, che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà per esperienza come sia vantaggioso raccomandarsi a questo glorioso patriarca ed essergli devoti.
Gli devono essere affezionate specialmente le persone di orazione, perché non so come si possa pensare alla Regina degli angeli e al molto da lei sofferto col Bambino Gesù, senza ringraziare S. Giuseppe che fu loro di tanto aiuto. Chi non avesse maestro da cui imparare a far orazione, prenda per guida questo santo glorioso e non sbaglierà.
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