1 aprile. Lectio Divina: Celebrare la Parola. La Scrittura nella Liturgia


 






































RELATORE:
P. Marco Chiesa, della Provincia Carmelitana di Genova, è nato nel 1976 a Crema. Ha emesso i suoi primi voti nel 1996 ed è stato ordinato sacerdote nel 2002. Ha ottenuto la Licenza in Liturgia presso il Pontificio Istituto Sant’Anselmo. Per molti anni è stato educatore e insegnante presso il “Seminario di Gesù Bambino” di Arenzano, nonché presso vari Istituti e Facoltà ecclesiastiche. Attualmente è  Postulatore Generale per le cause dei santi. 

SUSSIDIO:

LINKS:
https://us02web.zoom.us/j/81226976908?pwd=amkyUUtiZEZ6Y1I3YWFNQ2VFZG9XUT09 
ID riunione: 81226976908 • Passcode: 969675
È possibile seguire l’incontro anche su facebook: OCDS Provincia Napoletana


Il sussidio per pregare per la pace in Ucraina e nel mondo

  Carissimi fratelli e sorelle, il Coordinamento Interprovinciale dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi d’Italia ha organizzato questa serata di supplica per la pace in Ucraina e nel mondo intero perché crediamo che in questi momenti tragici della nostra storia l’arma più potente sia proprio elevare la preghiera a Colui che solo può convertire il cuore degli uomini. Vogliamo affidare allora alla nostra Mamma Celeste le nostre invocazioni e, come fratelli e sorelle della Vergine Maria del Monte Carmelo, confidiamo nella sua potente intercessione presso il suo Amato Figlio affinché le menti e i cuori dei potenti della terra si aprano e ascoltino il grido di pace che sale forte dai popoli di tutto il mondo. A questo scopo pregheremo adesso il santo rosario e per ogni mistero leggeremo la Parola del Signore e mediteremo un breve passo tratto dalle opere dei nostri Santi Carmelitani in cui si parla di “pace”, soprattutto di pace dell’anima, di pace interiore. Ma siamo consapevoli che la pace del cuore è il primo passo che ciascuno di noi deve fare per contribuire a creare quel clima di pace che dal proprio ambito di vita e di lavoro si irradia e cresce, perché il bene si diffonde da sé.

Pubblichiamo qui il sussidio con i testi per il Rosario e le meditazioni da scaricare partecipare all'incontro di preghiera per la pace in Ucraina e nel mondo, mercoledì 30 marzo alle ore 21, collegandosi con il canale YouTube e Fb dell'Ocds d' Italia.

Perdonaci la guerra, Signore.


Perdonaci la guerra, Signore. 

Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi misericordia di noi peccatori.
Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi.
Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi.
Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi.
Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all’ombra della tua croce, abbi pietà di noi!

Perdonaci Signore,

perdonaci, se non contenti dei chiodi con i quali trafiggemmo la tua mano, continuiamo ad abbeverarci al sangue dei morti dilaniati dalle armi.
Perdonaci, se queste mani che avevi creato per custodire, si sono trasformate in strumenti di morte.
Perdonaci, Signore, se continuiamo ad uccidere nostro fratello,
perdonaci se continuiamo come Caino a togliere le pietre dal nostro campo per uccidere Abele.
Perdonaci, se continuiamo a giustificare con la nostra fatica la crudeltà, se con il nostro dolore legittimiamo l’efferatezza dei nostri gesti.

Perdonaci la guerra, Signore.
Perdonaci la guerra, Signore.

Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, ti imploriamo! Ferma la mano di Caino!

Illumina la nostra coscienza,
non sia fatta la nostra volontà,
non abbandonarci al nostro agire!

Fermaci, Signore, fermaci!
E quando avrai fermato la mano di Caino, abbi cura anche di lui. È nostro fratello.
O Signore, poni un freno alla violenza!
Fermaci, Signore!
Amen.

don Mimmo Battaglia
Arcivescovo di Napoli

"Dilatasti cor meum": J.A. Marcos

"Dilatasti cor meum": D. L. Orsuto

Adrian Attard, "Cercati in me, e me, cercami in te" (Teresa, Poesia 8) L...

"Dilatasti cor meum": C. Suriani - D. Di Pietro

Una Via Crucis intensa con le meditazioni di S. Teresa

 Oggi la comunità ocds dei Ponti Rossi ha pregato insieme e meditato la Via Crucis con le riflessione della Santa Madre teresa di Gesù, fondatrice dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi e canonizzata 400 anni fa (il 12 marzo 1622).
Scarica qui le meditazioni della Via Crucis

Via Crucis: storia di una devozione
La storia di questa “Via dolorosa” che ripercorre l'itinerario di Gesù, sotto il peso della croce, fino al Calvario, è antica. Affonda le sue origini nella devozione popolare, fra il XII e il XV secolo.
Una sorta di Via Crucis embrionale era presente alla fine del IV secolo. E’ la pellegrina Eteria, nella sua “Peregrinatio Etheriae”, riporta l'esistenza di tre edifici sacri, eretti sulla cima del Golgota, fra i quali si svolgeva una processione.
“Stabat mater dolorosa/ iuxta crucem lacrimósa,/ dum pendébat Fílius”. I versi di Jacopone da Todi fanno da trait d'union fra le stazioni della Via Crucis.
Troviamo, invece, la prima traccia di “Via Crucis” in Terra Santa, in uno scritto del 1228, di tale Ernoul, che ci parla del “cammino percorso da Cristo dalla porta Dolorosa verso il Calvario”. Mentre, nel 1294, troviamo il racconto "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem" di frate Rinaldo di Monte Crucis, domenicano. Qui si citano varie tappe, chiamate “stationes”. Fra queste, il luogo della condanna a morte di Gesù, l'incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e altri episodi della Passione, fino a giungere alla morte di Gesù sulla Croce. I primi a diffondere questa devozione furono: San Bernardo di Chiaravalle, San Francesco d'Assisi e San Bonaventura da Bagnoregio, sono stati sicuramente “apripista” al tutto, per la loro devozione profonda alla Passione di Cristo. Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una "via dolorosa", o almeno di una sequenza murale interna.
Santa Teresa di Gesù e il Crocifisso.
"Fissate il vostro sguardo sul Crocifisso e tutto vi sarà facile. Se Sua Maestà ci ..ha dimostrato il suo amore con così meravigliose opere e con così atroci tormenti, come volete contentarlo soltanto con parole? Sapete in cosa consista essere davvero spirituali? Farsi schiavi di Dio, marcati dal suo ferro, che è quello della croce, avendogli dato la nostra libertà, sì che egli ci possa vendere quali schiavi di tutto il mondo, come lo fu lui, e credere che non ci rechi, così facendo, nessun torto, ma, al contrario, ci conceda una piccola grazia. (7M 4,8)
Suor Giuseppina e la Croce.   Sullo sfondo della cerimonia di stamattina, il quadro di padre Enzo Caiffa che raffigura la b. Giuseppina di Gesù Crocifisso, carmelitana scalza vissuta e morta nel monastero napoletano, in un atteggiamento tipico, quello di benedire alzando un Crocifisso. Quel quadro fu realizzato per la beatificazione della monaca, nel 2008. Madre Giuseppina di Gesù Crocifisso nei suoi scritti Croce.
"Non vi arrestate mai nel salire la perfezione, guardate la Croce e avrete forza" (Pensieri, p.63)

"Gesù le nozze con l'anima le celebra sulla Croce, e alla Croce non si arriva se non percorrendo le via del Calvario. Il carmelo è dunque il Calvario? ...la salita al Carmelo equivale alla salita del Calvario: è un cammino di annientamento, di umiliazione, di rinuncia e abbandono. Sulla Croce dovrete vivere, agonizzare e morire, per vivere eternamente con Cristo". (Scritti vari, p. 64)


Messaggio di p. Luigi Gaetani per il IV centenario della canonizzazione di Teresa di Gesù


Carissimi Confratelli e Sorelle, “Non c’è santità senza gioia” (Papa Francesco, Catechesi, 01.11.2021); la gioia non è emozione di un istante o un vuoto ottimismo umano, ma la certezza di poter vivere la vita di ogni giorno, ogni situazione sotto lo sguardo commosso di Dio, con il coraggio e la forza che provengono da Lui.

In occasione dei 400 anni dalla canonizzazione della Santa Madre Teresa di Gesù (1622 -12 marzo- 2022) è bello mettere insieme due attitudini care alla Santa di Avila e urgenti nella vita della Chiesa e della società di oggi che, senza dubbio, hanno segnato il suo percorso di santità: il camminare insieme e la gioia. Due immagini, queste, per il tempo burrascoso che attraversiamo, mentre i nostri cuori sono spezzati dalle barbarie che stanno massacrando il popolo ucraino e mentre viviamo la riforma della comunità ecclesiale attraverso l’esperienza del Sinodo, che è cammino con la carovana umana ed esperienza di santo pellegrinaggio.

S'inizia così il messaggio che il nostro Superiore Provinciale, p. Luigi Gaetani ha inviato a tutta le comunità dell'Ordine della nostra Semiprovincia e che si può scaricare cliccando qui, facendoci riscoprire le doti di una donna eccezionale per la forza, l'allegria, il coraggio così inimmaginabili per i cliché in cui spesso rinchiudiamo i santi.  






Ricordiamo così i 400 anni dalla canonizzazione di S. Teresa di Gesù


Q
uattrocento anni fa, il 12 marzo 1622, Papa Gregorio XV proclamava la nostra santa Madre Teresa di Gesù santa, canonizzandola nella Basilica vaticana assieme a tre santi della Compagnia di Gesù (S. Ignazio di Loyola, S. Filippo Neri e S. Francesco Saverio) e a S. Isidoro.
Su richiesta del vescovo di Avila, città natale della nostra Teresa, Mons. Gil Tamayo, Papa Francesco ha
concesso alla diocesi di Avila un anno giubilare che si svolgerà infatti dal 12 marzo 2022 al 15 ottobre 2023 (un anno e mezzo), con una messa solenne domenica 13 marzo. 
Ma per ricordare questo anniversario abbiamo due appuntamenti a cui ci si può collegare: domani, 12 marzo alle ore 17,00 ci si potrà sintonizzare sul sito della Chiesa del Gesù di Roma, cliccando qui, dove Papa Francesco presiederà l'Eucaristia. 
Questa celebrazione sarà anche per chiedere, per intercessione dei cinque santi che le armi siano messe a tacere per aprire spazi di dialogo che portino alla riconciliazione, alla giustizia e alla pace, mira ad aiutarci ad approfondire il nostro incontro con Gesù Cristo.   Ci si può collare anche con la parrocchia di San José (questa celebrazione è in lingua spagnola)
Domenica,  poi, l'Istituto di spiritualità "Teresianum" per ricordare questo evento importantissimo, per la Chiesa e per il nostro Ordine, apre una settimana di spiritualità dal 13 al 17 marzo 2022, dal titolo “Dilatasti cor meum”. La preghiera atto d’amore,  (IV Dimore, 2,5) 
 
Le conferenze si terranno al Teresianum, con la possibilità di seguirle online. Se desidera seguire l’evento online, è consigliato iscriversi servendosi del form alla pagina: https://www.teresianum.net/iscrizione-alla-settimana-di-spiritualita-del-teresianum-2022/

Il programma della Settimana di Spiritualità 2022 prevede i seguenti interventi:

Domenica 13 marzo ore 16.00 - 18.00
Introduzione
A. Borrell
La preghiera secondo Teresa di Gesù: il rapporto d’amore con il Dio che abita in noi.

Lunedì 14 marzo ore 16.00 - 18.00
B. Daelemans
Sentire e gustare Cristo nell’arte. (in spagnolo)
M.M. Montalvo García
La sinodalità come frutto della preghiera.

Martedì 15 marzo ore 16.00 - 18.00
E. Martínez
Pregare allo stile di Gesù: note specifiche dell’orazione cristiana.
I. Iadarola
Mindfulness e spiritualità postsecolare al vaglio dell’orazione carmelitana.

Mercoledì 16 marzo ore 16.00 - 18.00
D.L. Orsuto
Amicizia e preghiera teresiana.
A. Attard
«Cercati in me, e me, cercami in te» (S. Teresa di Gesù, Poesie 8): la conoscenza di sé in Cristo.

Giovedì 17 marzo ore 16.00 - 18.00
J.A. Marcos
L’attenzione amorosa: fenomenologia e pedagogia. (in spagnolo)
C. Suriani – D. Di Pietro
Imparare a pregare con il cuore.

 

Lunedì prossimo diretta streaming dal monastero

 Lunedi 14 marzo, collegamento con la Chiesa dei SS. Teresa e Giuseppe di Napoli in diretta streaming per ricordare il transito della beata Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso. Sarà celebrata da mons. Gaetano Castello, vescovo ausiliare di Napoli, una Messa alle ore 17.30.
Per seguirla collegati qui



La Sacra Spina

 Oggi, prima domenica di Quaresima ci imbattiamo nel Vangelo di Luca che brevemente ci racconta l'esperienza di Gesù nel deserto.


Possiamo approfondire il testo con l'aiuto di alcune riflessioni, in primi con quella di p. Rafal Wilkowski ocd, segretario per le monache che ha celebrato la messa nel monastero delle carmelitane scalze dei Ponti Rossi per il 90° anniversario del miracolo della Sacra Spina (segui qui).

Oppure la meditazione di padre Bruno Moriconi, ocd


Sulla pagina FB le monache
hanno postato questo pensiero della
 B. Giuseppina di Gesù Crocifisso

    

   LA SACRA SPINA

  E a proposito della Sacra Spina ricordiamo che ogni prima Domenica di Quaresima, nel Monastero dei SS. Teresa e Giuseppe, è esposta alla venerazione pubblica, la Reliquia della Sacra Spina di Gesù, reliquia donata alle carmelitane da una benefattrice, sicura che le monache l’avrebbero custodita e venerata. Essendo priva di documento che ne provasse l'autenticità non poteva essere esposta per la venerazione pubblica. Qualcuno raccontò che quando il 25 marzo coincideva con il Venerdì santo le altre Spine davano un segno particolare. Allora le monache cominciarono a pregare perché qualcosa accadesse anche alla Spina donata loro.

Il Venerdì Santo dell’anno 1932, Suor Maria Giuseppina si recò in coro per pregare e prestare culto alla Santa Reliquia; notò che una nuvoletta bianca si era formata, alla base della Spina e sentì nel suo cuore queste parole: "Fiorirà all’ora della morte del Signore”. Alle 14.00 Suor Giuseppina ebbe un’improvvisa crisi cardiaca. Il medico dopo averla soccorsa, sapendo che la comunità stava pregando davanti quella Sacra Spina, chiese notizie e fu allora che una carmelitana si recò in coro per controllare. Erano le 16. La monaca tornò emozionata indietro mostrando la reliquia. La base della Spina presentava una piccola florescenza, due gocce di sangue e sembrava rinverdita. La commissione di medici e teologi, guidati da Mons. Alfano riconobbe la straordinarietà di quest’evento. Da allora fu esposta alla pubblica venerazione.

Il b. Tito Brandsma diventerà santo

 Domani il Papa annuncerà la  canonizzazione del beato Tito Brandsma (il prossimo 15 maggio a Roma, assieme a Charles de Foucault), uomo della pace in un'Europa in guerra. Una figura a cui oggi vogliamo affidare l'Ucraina, il suo popolo, l'Europa tutta. 

Sacerdote professo, dell’Ordine dei Fratelli della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, morì martire nel campo di concentramento di Dachau nel 1942, affrontando serenamente ogni genere di sofferenze e di umiliazioni in nome della difesa della Chiesa e della dignità dell’uomo, offrendo un esempio insigne di carità verso i compagni di detenzione e verso gli stessi carnefici.

Vorrei dirti qualcosa Un minuto con Titus Brandsma Quarta parte

Tempo di Quaresima, tempo di camminare con Gesù

 Domani ha inizio il periodo della Quaresima. Sono giorni in cui possiamo orientare il nostro cuore, "risintonizzarlo" su Cristo e vivere l’incontro personale con Gesù ("Colui dal quale sappiamo di essere amati" - Vita c. 8 par.5), come ci insegna la santa Madre Teresa di Gesù ("Vi chiedo solo che lo guardiate. Questo vostro sposo non vi perde mai di vista...e non aspetta che un vostro sguardo per subito mostrarvisi. Stima tanto questo sguardo che per averlo non lascia nulla d'intentato" - Cammino di perfezione c. 26, par 3)

Convertitevi e credete al Vangelo
Il passo più importante da fare è imparare ad ascoltare. Nella Bibbia è anzitutto Dio che ascolta il grido del suo popolo sofferente e si muove con compassione per la sua salvezza (cfr. Es 3,7-9). Ma poi l’ascolto è l’imperativo rivolto al credente, che risuona anche sulla bocca di Gesù come il primo e più grande dei comandamenti: «Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore» (Mc 12,29; cfr. Dt 6,4). A questo tipo di ascolto la Scrittura lega direttamente l’amore verso i fratelli (cfr. Mc 12,31). Leggere, meditare e pregare la Parola di Dio significa preparare il cuore ad amare senza limiti.
L’ascolto trasforma dunque anzitutto chi ascolta, scongiurando il rischio della supponenza e dell’autoreferenzialità. (Messaggio per la Quaresima 2022 dei vescovi italiani).
Ascolto della Parola di Dio e ascolto dei fratelli e delle sorelle vanno di pari passo. 
Il Cristiano è colui che resta ancorato alla realtà storica, che legge in essa il Messaggio di Dio e porta in essa la propria testimonianza credibile di figlio amato da Dio. 
  L’atteggiamento del cristiano - suggeriscono ancora i vescovi italiani - è quello della perseveranza: «Se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza» (Rm 8,25). Questa perseveranza è il comportamento quotidiano del cristiano che sostiene il peso della storia (cfr. 2Cor 6,4), personale e comunitaria.
Restare fedeli alla realtà del tempo presente non equivale però a fermarsi alla superficie dei fatti né a legittimare ogni situazione in corso. Si tratta piuttosto di cogliere “la pienezza del tempo” (Gal 4,4) ovvero di scorgere l’azione dello Spirito, che rende ogni epoca un “tempo opportuno”.

Facciamo nostra, per questo periodo, la preghiera espressa da S. Teresa nel Cammino di perfezione:

"Camminiamo insieme, Signore:
verrò dovunque voi andrete
e per qualunque luogo passerete
passerò anch'io"


Per approfondire: