Ricordando la nostra sorella Elia, piccola ostia

Nel giorno in cui ricordiamo la prima carmelitana scalza proclamata beata nella nostra Provincia, Elia di San Clemente, vi inviamo a leggere di lei, di ciò che ha scritto e ciò che è stato scritto su di lei, dei luoghi in cui ha vissuto, nel blog che troverete a questo link Clicca qui

Oggi a Bari  nel  Monastero delle Carmelitane Scalze,  Festa Liturgica della Beata Elia di San Clemente, ore  18.00: Celebrazione Eucaristica presieduta da don Enrico d'Abbicco, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto.

La nostra carmelitana ispirata dallo Spirito

Myriam di Gesù Crocifisso
infiammata dallo Spirito Santo
«Spirito Santo, ispirami,
Amore di Dio, consumami.
Sul retto sentiero, guidami.
Maria mia madre, guardami.
Con Gesù, benedicimi.
Da ogni male, da ogni illusione,
Da ogni pericolo, preservami
».

S. Mariam di Gesù Crocifisso,
la piccola araba carmelitana scalza


Per pregare con lei:
Pregare con Mariam di Gesù Crocifisso. Quindici meditazioni
Per conoscerla: collegatevi a questo link troverete libri su di lei



Otto nuovi ingressi nella fraternità

"L'amore cresce comunicandolo"
Teresa di Gesù nel "Libro della Vita" (7,22).

In una cerimonia di grande raccoglimento e condivisione, sabato 20 maggio nella Chiesa del monastero della carmelitane scalze dei Ponti Rossi Alma, Antonio Elena, Luigi, Nicoletta, Pasqualina, Sonia e Stella hanno fatto promessa temporanea all'Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi. La fraternità dei SS. Teresa e Giuseppe di Napoli assieme alla presidente Ketty, all'incaricato alla formazione Paolo e al piccolo gruppo di aspiranti all'ammissione  hanno condiviso la loro emozione per questo primo passo nel cammino carmelitano. 

La celebrazione, accompagnata dal coro delle monache di clausura, è stata presieduta da p. Luigi Gaetani, Superiore Provinciale dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi,. Sull'altare, anche fra Andrea Palmentura e il diacono Luigi Brancale. Ha voluto esserci anche per un saluto veloce anche don Marcello, impegnato in parrocchia con una catechesi ai bambini.   

P. Luigi sia nell'introduzione al rito sia nell'omelia, spiegando l'importanza del cammino dei laici nella Chiesa e nell'Ordine, ha accompagnato il momento solenne della Promessa illustrando il carisma carmelitano e la gioia di appartenervi. I carmelitani, ha detto, sono innanzitutto persone che non trascurano nulla, accoglienti e capaci di ascolto. Doti che si acquisiscono soprattutto nell'intimo rapporto di amicizia con Colui dal quale sappiamo di essere amati (come c'insegna Teresa di Gesù), avendo come punto di riferimento Maria, nostra sorella. 




 








"Io sono la Via, la Verità, la Vita"

 


La Comunità dei Carmelitani Scalzi del Teresianum i(Roma), ogni seconda domenica del mese, propone una giornata di ritiro e di meditazione.

Questa la proposta odierna, con due meditazioni di P. Innocent Hakizimana ocd:

I meditazione     e II meditazione 

Abbandonarsi a Dio come S. Teresina

 Una piccola barchetta di legno, al cui interno C'è un Gesù Bambino che riposa. Sulla vela, in francese, la scritta "Je dors mais mon coeur veille", Io dormo ma il mio cuore veglia, Quello che più colpisce è la scritta sul bordo della barca "Abandonné", Abbandonata. Non è l'abbandono che sembra una privazione.  E' un lasciarsi cullare da Dio, al sicuro fra le sue braccia, sulla sua barca.  Teresa di Lisieux  aveva nella sua casa questo "gioiello" di legno che racchiude tutta la sua spiritualità in nuce.

L'immagine ci è stata mostrata da don Marcello, che fa parte della nostra fraternità e che sabato 13 maggio ci ha  portati idealmente a Lisieux condividendo alcuni ricordi e, soprattutto, offrendo la sua catechesi su S. Teresa di Gesù Bambino e la sua piccola via.

"Teresina è una miniera anche se ha vissuto poco" - ha detto don Marcello sottolineando la grandezza spirituale del suo messaggio, per cui la Chiesa l'ha nominata "dottore della Chiesa", perché offre un notevole contributo alla comprensione della Parola di Dio. Perché è proprio dalla Scrittura Sacra che parte la spiritualità di questa giovanissima carmelitana scalza. "Come ci è arrivata? Sicuramente meditava la Parola di Dio, anche se non esistevano le edizioni della Bibbia come abbiamo ora. Nel suo diario ci sono, però, circa un migliaio di citazioni della Sacra Scrittura. Lei copiava versetti che le interessavano".

Il grande desiderio di santità che aveva la giovane Teresa non si fa scoraggiare dalla consapevolezza. Don Marcello ci ha letto il paragrafo 271 del Manoscritto C di Storia di un'anima.

271 - Lei lo sa, Madre, ho sempre desiderato essere una santa, ma ahimè, ho sempre accertato, quando mi sono paragonata ai santi, che tra essi e me c'è la stessa differenza che tra una montagna la cui vetta si perde nei cieli, e il granello di sabbia oscura calpestata sotto i piedi dei passanti. Invece di scoraggiarmi, mi sono detta: il buon Dio non può ispirare desideri inattuabili, perciò posso, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità; diventare più grande mi è impossibile, debbo sopportarmi tale quale sono con tutte le mie imperfezioni, nondimeno voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta, molto breve, una piccola via tutta nuova. Siamo in un secolo d'invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri santi l'indicazione dell'ascensore, oggetto del mio desiderio, e ho letto queste parole pronunciate dalla Sapienza eterna: «Se qualcuno è piccolissimo, venga a me». Allora sono venuta, pensando di aver trovato quello che cercavo, e per sapere, o mio Dio, quello che voi fareste al piccolissimo che rispondesse al vostro appello, ho continuato le mie ricerche, ed ecco ciò che ho trovato: «Come una madre carezza il suo bimbo, così vi consolerò, vi porterò sul mio cuore, e vi terrò sulle mie ginocchia!». Ah, mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l'anima mia, l'ascensore che deve innalzarmi fino al Cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più.


Non si tratta di infantilismo - ha spiegato don Marcello - perché nel suo Manoscritto A racconta proprio il suo passaggio da una vita di capricci e lacrime a una padronanza delle sue collere da offrire a Gesù.

La sua piccola via è un abbandono fiducioso fra le mani del Padre. La fiducia è l'atteggiamento più gradito a Dio, anche nel peccato non muterebbe la sua fiducia, come esprime in una nota poesia: 

"Se io avessi commesso tutti i crimini possibili
conserverei sempre la stessa fiducia,
perché so bene che quella legione di offese
non è che una goccia d’acqua in un braciere ardente".

Bisogna essere ancorati alla Parola di Dio; fare atti di fede; pregare (conoscendo Gesù nella preghiera lo conosciamo e impariamo ad affidarci a Lui). 


Per approfondire la figura di S. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, in questo anno giubilare in cui abbiamo celebrato ù il 150° anniversario della sua nascita (2 gennaio 1873), nonché il primo centenario della sua beatificazione (29 aprile 1923) e ci stiamo preparando a celebrare, nel 2025, il primo centenario della sua canonizzazione (17 maggio 1925) siamo aiutati sia dalle proposte della Curia Generalizia e dell'Ocds d'Italia, sia da altro materiale che riportiamo qui di seguito.

Anche il convegno nazionale sarà incentrato su santa Teresina (leggi qui)


Anniversari teresiani: in cammino con s. Teresa di Gesù Bambino 

Mostra su S. Teresa: "Dalle parole all'Anima"

 
Roma, 12 marzo 1622 Papa Gregorio XV firmò la bolla riconobbe la santità di tre uomini e una donna, una monaca carmelitana, beatificata nel 1614: la nostra santa Madre Teresa d'Avila. Con lei Ignazio di Loyola, Isidoro di Madrid (Isidoro il contadino), Francesco Saverio e Filippo Neri. Quattro fari della spiritualità cristiana ancora oggi. 
In occasione dell'anno giubilare per il IV centenario della canonizzazione di Santa Teresa – (12 marzo 2022 – 15 ottobre 2023)  la Biblioteca Carmelitana SS. Annunziata di Maddaloni sabato 20 e domenica 21 maggio, proporrà “Dalle parole all’anima, mostra su Santa Teresa d’Avila”, con l'esposizione di materiale storico e artistico, in collaborazione con la Provincia Napoletana dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Sarà così possibile ammirare tutti i tesori del fondo Santa Teresa custodito dalla Biblioteca, fra cui  testi risalenti a un  periodo compreso fra il 1601 e il 1700, reliquie, lettere autografe e un ritratto della santa. 
   L'inaugurazione avverrà sabato alle ore 17 presso il Convento dei Padri Carmelitani Scalzi di Maddaloni (in cui ha sede la Biblioteca) La mostra, introdotta dai saluti di p. Luigi Gaetani, Superiore provinciale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, di p. Leonardo Cuccurullo, superiore del Convento di Maddaloni, e di fra Andrea Palmentura, responsabile della Biblioteca, sarà accompagnata da un convegno sulla figura di Santa Teresa d’Avila.  
Nel corso dell'inaugurazione sarà proiettato anche un cortometraggio introduttivo alla mostra, che sarà visitabile sabato 20 maggio fino alle 20,30 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 20.30.
 (stefania db)

La malattia del papà e la Vestizione di S. Teresina

Scriveva S. Teresina: "Il fiorellino trapiantato sulla montagna del Carmelo doveva sbocciare all’ombra della Croce: le lacrime, il sangue di Gesù divennero la sua rugiada e il suo Sole fu il Volto Adorabile velato di pianto. Fino allora non avevo sondato la profondità dei tesori nascosti nel Volto Santo; fu per suo tramite, Madre diletta, che ho imparato a conoscerli".

Sul blog dell'Ocds d'Italia è stata pubblicata la la nuova scheda formativa su S. Teresa di Gesù Bambino. Lo scopo di questo percorso è permettere a Teresa di parlarci, di interrogarci, di incoraggiarci, e accoglierla per illuminare e confermare il nostro cammino personale e comunitario. Riflettiamo, in particolare, sulla malattia del papà e la vestizione di Teresa di Lisieux. Si scarica qui