Piccolo corso di preghiera con p. Patrizio ocd - 4


 Partiamo da una citazione di Santa Teresa di Gesù Bambino per la quale "la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo; è un grido di riconoscenza e di amore nella prova come nella gioia". Questa frase è inserita anche nel catechismo della Chiesa cattolica nel capitolo dedicato alla preghiera e serve per spiegare qual è il senso della preghiera. Teresa d'Avila insegna un aspetto importantissimo: la preghiera non ha un tempo determinato (ora prego e sono con Dio, ora faccio un'altra cosa). Spiega p. Patrizio: "ci è permesso essere con Dio nel tempo del lavoro attraverso il lavoro e nel tempo della preghiera con la preghiera".
  • Tante preghiere, tante devozioni, ma questo non significa saper pregare
Nella vita poi ci sono dei momenti di fragilità per cui anche una persona che non è abituata a pregare e forse non ha neppure una fede profonda si rivolge a Dio. Questo è anche il motivo per cui in qualsiasi parte del mondo esistono delle preghiere che lette possono anche infonderci tanta pace e nelle quali possiamo riconoscere i nostri stati d'animo, le nostre domande. Occorre sfatare un altro errore: la preghiera non è un dovere, come può sembrare da alcune pratiche di devozione. 
"Questa visione di Dio - spiega p. Patrizio - e delle pratiche religiose non aiutano affatto, anzi distrugge nel nostro cuore la presenza viva di Dio, la gioia della preghiera e del vivere secondo la fede.  E' urgente fare dentro di noi un cambio di visione e di atteggiamento,  che non può essere dato dagli altri, e neanche da norme esterne, ma solo dalla nostra coscienza...Bisogna sperimentare il bisogno di pregare".
Secondo il pensiero mistico la preghiera è respiro. 

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