«Grazie, S. Teresa di tutto quanto hai fatto per noi durante la nostra
storia. Grazie! Ma il più bel grazie te lo diremo in Paradiso. Continua a
vegliare su tutti noi, sul nostro “Castello esteriore” che lo Sposo ha
suscitato sulla terra a complemento del tuo “Castello interiore” per la Chiesa
bella come la desideravi. Arrivederci S. Teresa. Abbracciandoti. Chiara».
La Chiara che firma, nel 2002, il
libro d’oro dei visitatori della comunità dell’Incarnazione ad Avila è Chiara
Lubich. Lo rivela il libro recensito oggi dall’Osservatore Romano da p. Bruno
Moriconi, ocd. Il libro s’intitola Dalla
mistica di Teresa d'Avila al castello esteriore di Chiara Lubich. Una
spiritualità sempre attuale (con riflessioni di p. Jesus Castellano Cervera, carmelitano scalzo , a cura di Fabio Ciardi, Città Nuova). Dalle parole di P. Castellano (profondo conoscitore anche del pensiero della Lubich) si evince che alcuni temi cari alla fondatrice dei Focolari, siano stati
assimilati dalla mistica carmelitana: “Castello esteriore” (da Teresa di Gesù) e
“Gesù abbandonato” (da Giovanni della Croce, Salita II capitolo 7). Il libro è stato presentato nel marzo scorso al Teresianum, dove p. Moriconi insegna e dove p. Jesus Castellano fu preside.
Come scrisse Thomas Merton, dunque, “Non c'è membro nella Chiesa che non debba qualcosa al Carmelo".
Cerchiamo di essere degni della
nostra vocazione!
(Ste)
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