CHIAMATA DALLA SANTA MADRE FRA LE SUE FIGLIE

"Sono Teresa di Gesù e ti voglio fra le mie figliole" - "Io sono Teresa di Gesù e ti dico che fra non molto sarai nel mio monastero"
Che cosa accadde nell'animo di quella giovane studentessa dell'Educandato di sant'Apollonia che per ben due volte sentì la voce di una donna parlarel così?
Maturò il desidero della consacrazione al Carmelo. E così fu. E come la santa Madre desiderò consumarsi per amore dell'Amato.
"Bisogna restituire amore per amore".

E' una delle esortazioni di Teresa Margherita Redi, carmelitana scalza. L'amore genera anche in lei una capacità di ascolto che  la rende sensibile ad ogni suggerimento dello Spirito. Una domenica, mentre pregava in coro  l’Ora di Terza, sentì dalla lettura breve: “Deus Charitas est et qui manet in charitate, in Deo manet” (Gv. 1 4,16). 
Fu come uno scossone alla sua anima. Per giorni quella frase le risaliva dal cuore alla mente. Comprese che la vera grandezza stava nell’accettare generosamente l’Amore del Cuore di Gesù, “altro non bramo che di essere una vittima del Sacro Cuor vostro, consumata tutta in olocausto col fuoco del vostro santo Amore”. Unita a Dio anche la povera creatura come sentiva di essere era in grado di amare.

"Bisogna restituire amore per amore".

Dio esaudì il suo desiderio di consumarsi per l'Amore. Chiese al confessore il permesso di fare l’offerta della Alacoque: porre la propria volontà nella piaga del costato di Cristo ed entrare nel suo Cuore: "Mio Dio..., ora e sempre intendo racchiudermi nel tuo amabilissimo Cuore, come in un deserto, per condurvi con Te, per Te, in Te una vita nascosta di amore e sacrificio....
 
 
 
 Nata ad Arezzo il primo settembre 1747. Il primo settembre 1764 entrò quindi nel monastero di S. Teresa a Firenze, dove l'11 marzo 1765 ricevette l'abito delle Carmelitane Scalze e il 12 marzo 1766 fece la sua Professione religiosa, prendendo il nome di Teresa Margherita del Cuore di Gesù. Il 7 Marzo 1770 suor Teresa Margherita, non ancora 23enne, morì stroncata da una peritonite fulminante. Gregorio XVI decretò l'eroicità delle sue Virtù nel 1839, mentre fu Pio XI a beatificarla il 9 giugno 1929 e canonizzarla il 19 marzo 1934. I suoi resti incorrotti riposano nella chiesa delle Carmelitane Scalze a Firenze, vigilati dalla preghiera delle consorelle e dalla venerazione dei fedeli. Memoria liturgica 1 settembre.

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