La preghiera di Charles de Foucauld a Teresa di Gesù

"Capisco quanto lei gusti la vita di questa grande santa...Santa Teresa è uno di quegli autori che diventano il nostro pane quotidiano", così Charles del Foucauld scrisse ad un  amico, come riferisce Emmanuel Renault in "Teresa d'Avila e l'esperienza mistica", che gli aveva confidato di aver letto l'Autobiografia della santa e, dopo quell'opera, di avre cominciato a leggere altre sue opere.

Parole che rivelano quanto anche per il frate - che prima di scoprire la propria vocazione, aveva ritrovato la fede a 28 anni dicendo a se stesso «Come credetti che c’era un Dio, compresi che non potevo far altro che vivere per Lui solo» la lettura delle opere di Teresa di Gesù, cominciata per caso nel 1988, sia stata importante. Sembra addirittura che si sia offerto di ricopiarne alcune pagine per alcune claustrali clarisse.

Il 15 ottobre 1898 dedica alla santa Madre una preghiera:

"O cara madre, santa Teresa,
come ho bisogno che tu educhi la mia vita interiore!
Dammi forza e luce!
Io non ti chiedo cheuna cosa: glorificare nostro Signore Gesù più che posso,
e perciò amarlo più che posso, fare sempre la sua volontà.
Madre cara soccorrimi, vieni in mio aiuto!
Tu che amavi tanto imitare il tuo Sposo,
ascolta la mia preghiera e prega, prega per me.
Guarda la mia anima inaridita, imbruttita e vieni in mio soccorso,  o buona madre,
per amore del tuo Sposo Gesù.
Tu mi sembri già rispondere, con un a parola semplicissima, che dev'essere l'indicazione,
la regola secondo la quale io devo coltivare la mia anima,
con l'aiuto di Gesù e con il tuo soccorso.
Questa parola è: "Ciò che è più perfetto":
ciò che è più perfetto nell'obbedienza al direttore spirituale,
nel compimento del mio dovere quotidiano,
nel fare ttuttto "come lo avrebbe fatto nostro Signore Gesù, al posto mio"
                                                                                                         Charles de Foucauld

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