Una delle figlie di Teresa d'Avila che ben incarnò il suo carisma fu la beata che si ricorda oggi: Maria Sagrario di San Luigi Gonzaga (1881-1936), entrata nel Carmelo di Sant'Anna e san Giuseppe di Madrid nel 1915, dopo aver ottenuto il titolo di farmacista municipale (mai ottenuto prima da una donna). Si dedicò agli altri anche all'interno del Carmelo con uno spirito di orazione e di carità davvero particolari. Eletta Priora della sua comunità, durante la guerra civile spagnola, desiderò immolarsi e il 15 agosto 1936 affrontò coraggiosamente e con grande fede il martirio, dopo un giorno incessanti interrogatori, nella prigione repubblicana di via Marqués del Riscal, ai quali non rispose, ma scrisse su un foglio “Viva Cristo Re” . Trasportata nella Padrera de San Isidro, nelle prime ore del mattino fu fucilata. Aveva 45 anni.
Il motto che da bambina aveva accompagnato i suoi capricci "deve essere così" divenne il segna di quella determinada determinaciòn che assimilò dalla spiritualità del Carmelo Teresiano in cui seppe così bene e umilmente integrarsi.
Il motto che da bambina aveva accompagnato i suoi capricci "deve essere così" divenne il segna di quella determinada determinaciòn che assimilò dalla spiritualità del Carmelo Teresiano in cui seppe così bene e umilmente integrarsi.
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