Oggi, 1 ottobre, festeggiamo una delle più conosciute figlie di Teresa di Gesù, tanto conosciuta che spesso è confusa con la fondatrice del nostro Ordine. Teresa di Gesù Bambino, nata ad Alençon il 2 gennaio 1873 e morta nel Carmelo di Lisieux a soli 24 anni, è la "piccola" Teresa, colei che la Chiesa ha scelto come Dottore universale perché ha saputo indicare la strada dell'essere piccoli, la piccola via dell'infanzia spirituale", quella " via tutta dritta, molto breve, una via piccola e tutta nuova per andare in Cielo". Fra le testimonianze al processo per la sua beatificazione e canonizzazione, la sorella Sr. Genoveffa, carmelitana scalza anche lei. disse che "più volte e in diversissime forme, Teresa aveva promesso di far cadere una pioggia di rose ed espresse il desiderio e la promessa di fare del bene dopo la sua morte". Diceva, infatti, che il Signore aveva già esaudito il suo desiderio di fare del bene: "Dio mi lascia morire quando io desidero tanto salvarGli anime".
Che cosa insegna oggi la piccola Teresa a chi vive nel mondo abbracciando questa spiritualità?
Sentiamolo dalle sue parole:
"Se tu smetti di dire parole poco caritatevoli, se tu spezzi le catene delle anime prigioniere con la tua dolcezza e affabilità; se tu assisti le anime povere e abbandonate con effusione, cioè con il cuore, con amore, con disinteresse, se tu consoli coloro che soffrono, ti ritroverai risanata interiormente, la tua anima non giacerà nel languore. La tua giustizia di precederà. Ma come queste opere per portare frutto devono rimanere nascoste; come la qualità della virtù, simile all'umile violetta, è quella di profumare senza che le creature sappiano donde venga questo profumo, così la gloria del Signore ti proteggerà. Non la gloria, ma la gloria del Signore!" (da Teresa di Lisieux, Consigli e ricordi, Città Nuova).
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