Fede ed esperienza di Dio: così Teresa parla all'uomo di oggi

“Lo dico per averne fatto esperienza” (Vita 22,5).
L’esperienza di Dio risplende in tutte le opere di Santa Teresa. E la si avverte. Nelle sue opere in cui per obbedienza deve parlare della propria esperienza di orazione, non lo fa mettendosi in cattedra, ma con il fare di chi mette a dispeosizione dei propri lettori, ciò che ha sperimentato nel bene e nel male; nelle sue cadute e nella grande misericordia di Dio. 
"Fede ed esperienza di Dio" è il titolo del Congresso che si concluderà Giovedì ad Avila nel grande Centro Sanjuanista CITeS. 
Inauguratosi il 21 aprile con gli interventi del Padre Generale dei Carmelitani di Antica Osservanza, p.  Fernando Millàn, del Preposito Generale dei Carmelitani Scalzi, il nostro p. Saverio Cannistrà. Ad Avila, il lunedì dell'Angelo, tra i conferenzieri c'era anche p. Antonio Spadaro, direttore di "Civiltà Cattolica" che ha commentato su Twitter l'atmosfera "Un'esperienza tanto semplice e tanto bella".
L'evento nasce dalla ricorrenza dell'aniversario della beatificazione di Teresa di Gesù (24 aprile 1614).

"Non si tratta esclusivamente di un interesse archeologico, di ricordare qualcosa di molto bello avvenuto nel passato, ma di sentirsi provocati da un'esperienza che può interpellare l'uomo di questo tempo", ha detto p. Millàn. "Non si parla di Teresa senza parlare della sua esperienza di Dio - ha sottolineato p. Saverio Cannistrà, insistendo sul fatto che Teresa ci aiuta a scoprire una fede che è apertura della persona all'incontro con Dio. E' un'occasione per parlare al mondo di oggi di un Dio vivo ".
Stefania De Bonis