Nel mondo in cui
viviamo, diventa quasi una necessità potersi ritemprare nel corpo e nello spirito,
specialmente per chi abita in città, dove le condizioni di vita, spesso
frenetiche, lasciano poco spazio al silenzio, alla riflessione e al distensivo
contatto con la natura. Le
vacanze sono, inoltre, giorni nei quali ci si può dedicare più a lungo alla
preghiera, alla lettura e alla meditazione sui significati profondi della vita,
nel contesto sereno della propria famiglia e dei propri cari. Il tempo delle
vacanze offre opportunità uniche di sosta davanti agli spettacoli suggestivi
della natura, meraviglioso "libro" alla portata di tutti, grandi e
piccini. A contatto con la natura, la persona ritrova la sua giusta dimensione,
si riscopre creatura, piccola ma al tempo stesso unica, "capace di
Dio" perché interiormente aperta all'Infinito. Sospinta dalla domanda di
senso che le urge nel cuore, essa percepisce nel mondo circostante l'impronta
della bontà, della bellezza e della provvidenza divina e quasi naturalmente si
apre alla lode e alla preghiera.
(Benedetto XVI, Papa Emerito, Angelus
17 luglio 2005)