Il più importante dei comandamenti
Secondo voi, figliuole mie, in che consiste questa
divina volontà? Nell'esser noi così perfette da formare una cosa sola col
Figliuolo e col Padre, come Gesù Cristo ha domandato. Non crediate però che la
conformità alla volontà di Dio consista nel non sentire dispiacere se muore mio
padre o mio fratello, oppure nel sopportare con gioia eventuali tribolazioni o
infelicità. Sarebbe buona cosa, ma alle volte potrebbe essere frutto
di umana discrezione, in quanto che, vedendo che non v'è più rimedio, si fa di
necessità virtù.(….) A noi [per
essere perfette] il Signore chiede queste sole due [cose] : l'amore di Dio e l'amore
del prossimo, in questo dobbiamo impegnare le nostre forze.(…) Il
segno più sicuro per conoscere se pratichiamo questi due precetti è vedere con
quale perfezione osserviamo quello che riguarda il prossimo. Benché vi siano
molti indizi per conoscere se amiamo Dio, tuttavia non possiamo esserne sicuri,
mentre lo possiamo essere quanto all'amore del prossimo. Anzi, più vi vedrete
innanzi nell'amore del prossimo, più lo sarete anche nell'amore di Dio: statene
sicure. Ci ama tanto Iddio, che in ricompensa dell'amore che avremo per il
prossimo, farà crescere in noi, in mille modi, anche quello che nutriamo per
Lui. E di ciò non v'è dubbio. Di grande importanza
per noi è osservare attentamente come su questo punto camminiamo, perché se vi
mettiamo grande perfezione, tutto è fatto. Ma per la miseria della nostra natura
credo che non arriveremo mai ad avere perfetto amore del prossimo, se non lo
faremo nascere dalla medesima radice dell'amore di Dio (…). Quando vedo delle anime tutte intente a
rendersi conto dell'orazione che hanno, e così concentrate quando sono in essa
da far pensare che rifuggano dal più piccolo movimento e dal divertire il
pensiero per paura di perdere quel po' di gusto e di devozione che sentono, mi
persuado che ancora non conoscono come si arrivi all'unione. Pensano che sia
tutto nel far così. No, sorella mia! Il Signore vuole opere. Vuole, ad esempio
che non ti curi di perdere quella devozione per consolare un'ammalata a cui
vedi di poter essere di sollievo, facendo tua la sua sofferenza, digiunando tu,
se occorre, per dare a lei da mangiare; e ciò non tanto per lei, quanto perché
sai che questa è la volontà di Dio. Ecco in che consiste la vera unione con il
volere di Dio! Altrettanto se senti lodare una persona: devi rallegrarti di più
che se quelle lodi fossero per te. E questo ti sarà facile, se avrai l'umiltà,
nel qual caso le lodi sono piuttosto di pena. E ancora, godere che le virtù
delle sorelle, siano conosciute (…)
Sorelle, se in questo mancassimo, saremmo
perdute! Vi assicuro che facendo come ho detto, otterrete di arrivare a questa
unione, mentre in caso contrario persuadetevi di non arrivarvi mai, nonostante
che possiate avere devozione e delizie spirituali sino a credere d'esservi
giunte, e andiate soggette, durante l'orazione di quiete, ad alcune piccole
sospensioni, in base alle quali certe anime credono che tutto sia fatto.
Pregate il Signore che vi conceda l'amore del prossimo in tutta la sua
perfezione e lasciate fare a Lui. Se da parte vostra vi sforzerete e farete il
possibile per procurarvelo; se costringerete la vostra volontà ad
accondiscendere in tutte a quella delle sorelle, anche a scapito dei vostri
diritti; se nonostante tutte le ripugnanze della natura, dimenticherete i
vostri interessi per non attendere che ai loro, e, presentandosene l'occasione,
prenderete su di voi ogni fatica per esentarne le altre, Egli vi darà più di
quanto sappiate desiderare. Non crediate che questo non vi debba costare, e che
abbiate già fatto ogni cosa.
Considerate quanto è costato al nostro Sposo
l'amore che ha nutrito per noi: per liberarci dalla morte ha subito la morte
più crudele, quella della croce. S. Teresa, Libro delle “Mansioni” V
3,7-12
Per approfondire: Esclamazioni 2; Cammino 7; Fondazioni 5,2-3.