I suoi contemporanei lo chiamavano: “Il martire del
Fu definito il "martire del confessionale” e "l'istruttore delle anime" (vedi qui). Oggi il Carmelo ricorda S. Raffaele Kalinowski, canonizzato nel 1991 dall' allora Pontefice S. Giovanni Paolo II. Fu apostolo
instancabile dell'unione tra le Chiese e vide nel culto alla
Vergine Santissima una possibilità per facilitare
la soluzione di questo problema. L'unità: un pensiero non l’abbandonò
mai e sul letto di morte ripeté spesso: "Padre, che tutti
siano una cosa sola!" Con zelo ecumenico si adoperò in quest’ opera missionaria che lasciò come testamento spirituale: "L’unità sacra! L’unità santa! Questa parola riempie già il cuore di dolore, ma accende anche il fuoco della speranza".