S. Elisabetta d'Ungheria secondo Edith Stein

Nel 1931, poco prima di entrare in monastero, Edith Stein scrisse un saggio sulla "Vita spirituale in santa Elisabetta d'Ungheria",  descrivendola come una persona che " si sollevò dalla sua condizione du vedova prostrata nel dolore acome la mulier fortis, quale la esalta la liturgia e riprese il proprio destino nelle proprie mani "
Rinunciò al suo rango per vivere povera fra i poveri, come una di loro, affidando a mani estranee i suoi figli per appartenere solo al Signore".