Mio voler è il tuo, [Padre] / a lui il Figlio rispondea, / e la
gloria ch’io possiedo è che il tuo voler sia il mio; / e a me conviene, o Padre, / ciò
che tua altezza dice, perché meglio, in tal maniera, / tua bontà possa apparire; / si
vedrà tua gran potenza, tua giustizia, tua sapienza; / al mondo a dirlo andrò / e notizia
gli darò / della tua soave bellezza, / della tua sovranità.
A cercare andrò la sposa / ed il peso io prenderò / di sue pene e
suoi travagli in cui tanto ella versò; / e perché abbia la vita / io per lei
morirò / e, strappandola all’abisso, / tutta a te la volgerò.
Un arcangelo chiamò allora, / Gabriele avea per nome, / lo inviò a
una fanciulla che Maria si chiamava, / con il suo consentire / si compiva il
gran mistero.
s. Giovanni della Croce
(Oggi si recita la supplica alla b. v. Maria
del sacr.mo Rosario di Pompei)