Chi ama con discrezione non si preoccupa di chiedere ciò che gli
manca oppure desidera, ma espone semplicemente i suoi bisogni affinché l’Amato
faccia ciò che vuole. Così, infatti, si comportò la beata Vergine con il Figlio
amato che alle nozze di Cana in Galilea, non chiedendogli direttamente il vino,
ma dicendogli: Non hanno più vino (Gv 2,3). […] Questo per tre motivi:
anzitutto perché il Signore sa meglio di noi ciò che ci serve; in secondo luogo
perché l’Amato ha più compassione vedendo i bisogni di chi lo ama e la sua
rassegnazione; infine perché l’anima è più al riparo dall’amor proprio e
dall’egoismo nel presentare i suoi bisogni piuttosto che nel chiedere ciò che,
a suo avviso, le manca. È esattamente quanto fa qui l’anima manifestando le sue
tre necessità. È come se dicesse: dite al mio Amato che, poiché languo
e lui solo è la mia salvezza, mi conceda la salvezza; poiché soffro,
e lui solo è la mia gioia, mi conceda la gioia; poiché muoio,
e lui solo è la mia vita, mi conceda la vita.
s. Giovanni della Croce