Peregrinatio delle reliquie di Elisabetta della Trinità


Prosegue la peregrinatio delle Reliquie di Santa Elisabetta della Trinità, carmelitana scalza.

Santa Elisabetta della Trinità (clicca per conoscerla meglio) al secolo Elisabeth Catez (Bourges, 18 luglio 1880- Dijon 9 novembre 1906), beatificata da san Giovanni Paolo II il 25 settembre 1984 in piazza San Pietro a Roma e canonizzata il 16 ottobre 2016.
Santa Elisabetta della Trinità si fa oggi pellegrina nella Provincia Napoletana dei Carmelitani Scalzi: ieri è stata accolta a Maddaloni, dove resterà fino a domenica.

Altra tappa importante del prezioso reliquiario sarà in Puglia, nel santuario di Jaddico (Brindisi). Qui le reliquie saranno accolte da venerdì 18 al 20 gennaio
Questa peregrinatio è stata fortemente voluta da p. Romano Gambalunga, postulatore per le cause dei santi, organizzata con il vice postulatore della causa di S. Elisabetta della Trinità,  P. Antonio Sangalli. 





































P. Romano Gambalunga sottolineò, presentando l'iniziativa: "Un aspetto dell’attualità di Elisabetta e, se vogliamo, del suo profetismo, è sicuramente da rilevare nell'avere maturato e vissuto grande parte della sua profonda esperienza dell’amore trinitario che Gesù è venuto a comunicarci, vivendo la sua esperienza umana con intensità e completezza, come ogni giovane, immersa in molteplici attività, coltivando mille interessi, godendo appieno di ciò che la vita le offriva.La più alta esperienza di intimità e consegna di sé all'Amato la visse immersa nella vita del mondo, senza rifiutare alcuna dimensione della propria umanità. Elisabetta, però, non è conosciuta per questo, quanto per il suo messaggio prettamente spirituale e la sua profonda teologia esistenziale.

L’iniziativa della peregrinatio delle reliquie è pensata perciò, proprio come occasione di far conoscere Elisabetta anche al di fuori degli ambienti “spirituali” del Carmelo, della vita religiosa, dei seminari, della teologia accademica, facendo leva sul potere di attrazione e coinvolgimento che l’accoglienza dell’Urna – contenente delle reliquie insigni ex ossibus – debitamente preparata, sa esercitare. L’intento, in poche parole, è favorire l’incontro tra lei – con il suo modo così semplice di trovare in tutte le cose e le attività il Dio che ci ama, imparando a donarsi a Lui per assomigliare a suo Figlio Gesù Cristo – e soprattutto i nostri amici laici (giovani, lavoratori, disoccupati), perché trovino la pienezza della loro vita mediante la parola e la presenza di questa grande Santa, che ci insegna ad accogliere la parola di Dio con estremo realismo conducendoci alle profondità della vita trinitaria in Cristo Gesù