Relazione sul webinar “Aspetti psicologici e relazionali negli incontri formativi di prima conoscenza”
Il giorno 27 settembre, la Scuola – Laboratorio nazionale di formazione online dell’OCDS Italia ha organizzato un webinar sul tema: “Aspetti psicologici e relazionali negli incontri formativi di prima conoscenza”, destinato agli attuali e futuri responsabili della formazione.
Il relatore, Padre Ramiro Casale OCD, delegato generale dell’OCDS, ha trattato tre punti fondamentali: la preparazione dei formatori, le dinamiche relazionali e le modalità per concludere l’incontro formativo.
In merito al primo punto, ha affermato l’importanza della preparazione psicologica del formatore, al di là di quella contenutistica, sicuramente fondamentale; a tal fine, ha consigliato di assumere un atteggiamento cordiale e di preparare il setting dell’incontro prediligendo una disposizione circolare o a “U”, in modo che da agevolare la partecipazione di tutti i componenti del gruppo.
Per la fase preparatoria, inoltre, il relatore ha dato alcune indicazioni utili per il formatore: definire con chiarezza gli obiettivi e le strategie da adottare; predisporsi all’ascolto dell’altro con un atteggiamento di apertura; monitorare e gestire le emozioni, proprie ed altrui, per mantenere un clima sereno e fraterno; cercare di essere flessibili e di adattarsi alle situazioni che si presentano, senza attenersi a rigidi schemi.
Ha, quindi, sollecitato ad attenersi a queste indicazioni durante lo svolgimento dell’incontro, ricordando di mantenere un atteggiamento aperto ed accogliente, attento a cogliere non solo i messaggi veicolati tramite la comunicazione verbale, ma anche, se non soprattutto, quelli che vengono espressi con linguaggio del corpo (postura, gestualità, etc), il tono della voce, la mimica facciale.
Oltre ad essere accogliente ed inclusivo, soprattutto durante i primi incontri e con i nuovi ingressi, il formatore deve agire in modo autentico e sincero ed essere coerente per poter creare un ambiente che ispiri fiducia e metta i presenti a proprio agio; inoltre, deve essere sempre rispettoso del prossimo e delle diversità con cui si interfaccia, cercando di includere tutti, senza, però, mai forzare nessuno alla parola o alla condivisione; deve, inoltre, moderando i tempi dei singoli interventi.
Infine, è importante che, al termine di ogni incontro, raccolga i feedback dei partecipanti, dando il giusto rilievo anche a quelli positivi, a supporto dell’efficacia dell’intervento operato e delle strategie adottate.
A supporto del delicato ruolo svolto dal formatore/mediatore, padre Ramiro ha suggerito di ricorrere alla regolazione della respirazione, quale tecnica utile per mantenere uno stato di calma, e ha più volte ricordato di affidarsi costantemente all’azione dello Spirito, perché sia Lui ad agire e a parlare, anche per essere guidati nella gestione delle diverse situazioni, soprattutto quelle che si possono rivelare più complesse e spinose.
Per quanto riguarda le dinamiche interpersonali, padre Ramiro ha ribadito che il formatore deve mirare a creare un ambiente accogliente e sicuro; pertanto, deve cercare di mettere i partecipanti a proprio agio e dare spazio a tutti, limitando le persone più loquaci e incoraggiando le più silenziose, senza, tuttavia, forzare nessuno. Deve dare regole precise e farle rispettare, per prevenire le conflittualità; deve, ancora, superare gli stereotipi, personali ed altrui, ed evitare una comunicazione difensiva che allontana dall’altro; deve placare possibili stati d’ansia, sia dei formandi che propri. Deve, inoltre, tener presente le differenze sociali e culturali ed adeguare il proprio linguaggio agli uditori, cercando di evitare, in ogni caso, un linguaggio eccessivamente tecnico.
Infine, il relatore ha sottolineato l’importanza della creatività e del ricorso a strumenti e strategie differenti per coinvolgere i partecipanti, utilizzando immagini, schede di lavoro, strumenti digitali, lavori in coppia o piccoli gruppi, elaborati personali, etc..
In ultimo, padre Ramiro ha dato alcune importanti indicazioni per la conclusione dell’incontro formativo: chiedere il feedback dei partecipanti, annotando eventuali criticità, ma soffermandosi anche sui riscontri positivi, in particolare se inattesi. Comunicare con chiarezza i compiti, se previsti, ringraziare tutti per la loro presenza e partecipazione. Concludere, sempre, con un’autovalutazione positiva e costruttiva sul proprio operato.
G.
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