Oggi il calendario liturgico dei Carmelitani Scalzi d'Italia ricorda p. Ciriaco Elia Chavara, un sacerdote carmelitano di origini indiane (Kainakari, Kerala, India, 10
febbraio 1805 - Koonammavu 1871), che fu confondatore e primo priore generale
dei Carmelitani di Maria Immacolata. Egli entrò in seminario nel 1818 e fu
ordinato sacerdote nel 1829. Il suo nome religioso fu Ciriaco Elia della Sacra Famiglia, Fondò la prima casa della
Congregazione a Mannanam nel 1831 ed emise i voti religiosi nel 1855. Dieci anni dopo, collaborò anche alla fondazione della Congregazione delle Suore
della Madre del Carmelo. Dal 1861 ricoprì la carica di vicario generale
della Chiesa siro-malabarica.
Difensore dell'unità della Chiesa contro
lo scisma di Rocco, per tutta la vita lavorò per il rinnovamento
spirituale della Chiesa siro-malabarica. Si distinse come uomo di
orazione. Fu pieno di zelo per il Signore nell'Eucaristia e
particolarmente devoto della Vergine Immacolata.Fu soprannominato "Il Grande Priore".
Fu il Fondatore e il primo Priore dei
Terziari Carmelitani Scalzi nel Malabar e successivamente fondò una congregazione
femminile, superando difficoltà immense. Scopo della fondazione era quello soprattutto di insegnare alle ragazze le virtù
cristiane e alcuni lavori professionali : oltre alla religione, lingua,
matematica e musica, padre Chavara e padre Leopoldo, istituirono corsi
di cucito, per realizzare opere artigianali e artistiche, per fabbricare
i rosari, invitando persone esperte per l’insegnamento.
Il
suo grande sogno fu un futuro nel quale le donne sarebbero state ad un
livello elevato, sia in campo educativo che culturale, anche se le
maggiori difficoltà provenivano dalle diverse tradizioni culturali che
esistevano nella società indiana dell’epoca.
Tutta la cristianità
del Malabar, compresi i Nestoriani e i pagani imparò a conoscerlo e a rispettarlo per il suo culto della
virtù, della scienza e soprattutto della profonda conoscenza della
lingua siriaca.
Inoltre scrisse di propria mano l'intero testo dell' Ufficio Divino con l'intenzione di pubblicarlo.
Morì il 3 gennaio 1871 a Koonammavu, quasi cieco, dopo 3 mesi di
acute sofferenze, sopportate con molta pazienza. Fu inumato sotto
l’altare della chiesa di S. Filomena di Konnanam.Il
9 maggio 1889 le reliquie furono traslate a Manannam e sepolte nella
chiesa di S. Giuseppe, annessa alla prima casa della congregazione, dove
sono ancora venerate. Il 7 aprile 1984 fu dichiarato venerabile e infine, l’8 febbraio 1986, il Beato Giovanni Paolo II