Dal Mantello di Elia allo Scapolare - 2

di p. Raffaele Amendolagine
Scendiamo ora nei dettagli. Immergiamoci nella contemplazione del mantello del profeta Elia rapportandolo al manto o abito della Madonna. C'è anche una coincidenza non casuale. Gli avvenimenti che coinvolgono Elia avvengono sul Monte Carmelo, poco lontano da Gerusalemme, la città che rappresenta l'inizio e il compimento della redenzione compiuta da Gesù. Da quel monte, nella storia che stiamo rivivendo, spunta l'immagine di colei dalla quale sarebbe giunta all'umanità la Grazia della salvezza.
Dipinto di Suor Maria Geltrude (1912-2005)
del Carmelo di Parma
E' la famosa apparizione di una "piccola nube" che si ingrandirà coprendo la terra arida e riversando su di essa la benefica pioggia.
Il profeta Elia appare negli ultimi capitoli del primo Libro dei Re, nelle vicende del popolo eletto, che si sta dimenticando del Signore. La sua apparizione è improvvisa. Annuncia un castigo per far ravvedere la gente: ci sarà siccità per tre anni e mezzo.
La piccola nube rappresenta il perdono di Dio invocato da Elia. E' Maria, che, nella storia della salvezza, porta la misericordia di Dio. Amore misericordioso rappresentato dall'acqua che lava, purifica e porta abbondanza, che, con Gesù, diventerà acqua viva, acqua che dà la vita, acqua che trasforma in "sorgente zampillante per la vita eterna".


Dal 1° libro dei Re (cap.18,41-45):
…" Elia disse ad Acab: «Ora va' pure a mangiare e bere, perché si sente già il rumore della pioggia». Acab andò, mentre Elia salì sulla cima del monte Carmelo. Si inchinò fino a terra, con la testa fra le ginocchia. Poi ordinò al suo servitore: «Va' a guardare in direzione del mare». Il servo andò, ma poi tornò a dire a Elia: «Non c'è niente». Per sette volte Elia mandò il servitore a guardare. La settima volta rispose: «Una piccola nube, non più grande del palmo di una mano, sta salendo dal mare». Allora Elia gli disse: «Va' dal re Acab e digli di attaccare subito i cavalli ai carri e di partire, per non essere fermato dalla pioggia». Nel frattempo il cielo si era riempito di nuvole scure e il vento si era messo a soffiare. Poi cominciò a piovere a dirotto.
Questo testo possiamo considerarlo un preambolo per le prossime riflessioni.
(2- continua)