Quando si parla del Carmelo il
pensiero va alla sacra montagna, che nel mondo biblico è sempre considerata
come simbolo di grazia, di benedizione e di bellezza. Su questa montagna i
Carmelitani dedicarono alla Vergine Madre di Dio, Flos Carmeli, la loro
prima Chiesa, esprimendo così la propria volontà di affidarsi completamente
a Lei e di legare indissolubilmente il proprio servizio a Maria attraverso
l’ossequio a Gesù Cristo.
I grandi mistici carmelitani hanno inteso l’esperienza
di Dio nella propria vita come un cammino di perfezione (S. Teresa di Gesù) , come una salita del
monte Carmelo (S. Giovanni della Croce)
.
In questo itinerario è presente Maria. Ella – invocata dai Carmelitani come Madre,
Patrona e Sorella – diviene, in quanto
Vergine purissima, modello del contemplativo, sensibile all’ascolto e alla
meditazione della Parola di Dio e obbediente alla volontà del Padre per mezzo
di Cristo nello Spirito Santo. Per questo nel Carmelo, e in ogni anima
profondamente carmelitana, fiorisce una vita d’intensa comunione e
familiarità con la Vergine Santa, quale nuova maniera di vivere per Dio e di
continuare qui in terra l’amore del Figlio Gesù a sua Madre Maria.
Una particolare grazia della Madonna verso i carmelitani,
ricordata da una veneranda tradizione legata a S. Simone Stock, si è irradiata
nel popolo cristiano con tanti frutti spirituali. È lo scapolare del Carmine,
mezzo di affiliazione all’Ordine del Carmelo per partecipare i benefici
spirituali e veicolo di tenera e filiale devozione mariana.
Mediante lo scapolare i devoti della Madonna del Carmine
esprimono la volontà di plasmare la loro esistenza sugli esempi di Maria – la Madre, la Patrona, la Sorella, la
Vergine purissima – accogliendo con
cuore purificato la Parola di Dio e dedicandosi al servizio dei fratelli.
Rivolgiamo insieme una fervida
preghiera a Maria, perché con la sua intercessione ottenga a ciascuno di proseguire
sicuro nel cammino della vita e di giungere felicemente alla vetta della santa
montagna, Gesù cristo, nostro Signore.
San Giovanni Paolo II